AO
- Arctic Oscillation
NAO - North Atlantic
Oscillation
PNA - Pacific / North
American Pattern
Blocking Strength
EA - East Atlantic Pattern
EA/WR - East Atlantic/Western
Russia Pattern
SCAND - Scandinavia Pattern
Polar/Eurasia Pattern
MJO - Madden-Julian Oscillation
MJO Forecast (su base ENS GFS)
SST Anomalies - Sea Surface Temperatures Anomalies
ENSO - El Niño - Southern Oscillation
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Le "teleconnessioni" e cioè le
connessioni a distanza, sono dei "parametri" che
indentificano specifiche correlazioni
atmosferiche tra zone del pianeta molto
distanti, che spesso si ripetono ciclicamente
entro determinati range di tempo.
Possiamo suddividerle in 2 principali categorie:
troposferiche e oceaniche. Ci sono alcune tlc
(abbreviazione spesso utilizzata) che non si
possono identificare in queste due categorie,
che vengono descritte alla fine.
- TELECONNESSIONI
TROPOSFERICHE
Le teleconnessioni troposferiche identificano un
pattern e cioè una particolare configurazione
persistente per più giorni in un'area del globo.
Esse quindi rappresentano una determinata
situazione a livello di anomalie pressorie e per
questo motivo gli indici ad esse associate si
possono definire "descrittivi". E' doveroso
sottolineare quindi che i grafici disponibili in
rete, in cui viene rappresentata la tendenza dei
vari indici, sono ricavati dalle singole
emissioni modellistiche nella versione
"ensemble". Essi quindi sono la conseguenza
delle determinazioni dei GM, non il contrario.
- NAO (North Atlantic Oscillation)
E' un indice molto importante per il tempo in
area euro-atlantica. Esso misura la differenza
di pressione tra l'Atlantico settentrionale e
quello centro-orientale (indicativamente tra
Reykjavik e Lisbona).
In caso di NAO positiva (valori > 0.5) la
circolazione è caratterizzata da un
rafforzamento dell'anticiclone delle Azzore e da
un approfondimento della depressione
semipermanente islandese. Questo forte gradiente
pressorio determina condizioni di forte zonalità
con le correnti occidentali che trascinano le
perturbazioni atlantiche verso il nord Europa.
Sull'Europa meridionale il tempo è mite e secco
a causa dell'influenza dell'HP subtropicale
In caso di NAO negativa (valori< 0.5) entrambe
le figure risultano indebolite quindi la
corrente a getto rallenta, consentendo
ondulazioni e possibili blocking atlantici. Le
perturbazioni seguono una traiettoria più bassa
di latitudine e spesso il tempo risulta piovoso
e freddo sull'Europa centro-meridionale e secco
al nord.
- AO (Arctic Oscillation)
L'indice AO descrive le differenze bariche tra
il circolo polare e le medie latitudini
dell'emisfero nord. La fase positiva è associata
ad un vortice polare compatto,con isoipse molto
chiuse e scambi meridiani assenti o molto
deboli. la fase negativa viceversa prevede un VP
debole con formazione di zone anticicloniche in
zona polare, specie Aleutine o Groenlandia, e
conseguenti discese fredde verso le medie
latitudini.
Sulle nostre regioni l'indice AO negativo può
benissimo essere associato a tempo mite o
anticiclonico se la NAO (e l'EA) è positiva. Se
invece l'AO negativa è associata a NAO negativa
ci troviamo in una situazione di forti scambi
meridiani con discese fredda. L'AO positiva
contempla invece un'intensificazione delle
westerlies in Atlantico.
- EA (East Atlantic)
Si può semplicemente definire come una NAO
traslata verso sud-est. La fase positiva
descrive un pattern caratterizzato da una
depressione nei pressi delle isole Britanniche
ed una fascia anticiclonica nella zona
mediterranea. La fase negativa prevede quindi
figure opposte, con maltempo su Spagna e Italia.
Ad una fase positiva dell'EA sono associate
quindi temperature elevate in Europa
centro-meridionale e tempo perturbato su UK e
Scandinavia. L'EA negativo è indice della
presenza di un anticiclone dinamico sull'Europa
nord-occidentale ed un canale basso-atlantico
fra l'Iberia e la regione mediterranea.
Quest'ultima configurazione è più frequente nel
trimestre invernale ed è spesso associata ad
irruzioni fredde da ENE.
- PNA (Pacific North American)
L'indice PNA descrive le differenze bariche
presenti tra il Pacifico e gli USA. Ad una fase
positiva di questo indice corrispondono
geopotenziali superiori alla norma nei pressi
delle isole Hawaii e lungo la catena delle
Montagne Rocciose. Le anomalie negative sono
invece posizionate in zona Aleutinica e negli
USA sud-orientali. La fase negativa prevede
anomalie opposte nelle stesse zone. La fase
positiva è quindi associata a temperature al di
sopra della media in Canada e negli USA
occidentali ed irruzioni fredde sugli USA
orientali. Con la fase negativa abbiamo la
situazione opposta.
L'indice PNA ha influenza sul tempo Europeo in
quanto è in grado di modulare l'intensità e la
direzione della corrente a getto in uscita dagli
States. L'indice PNA positivo è favorevole alla
formazione di blocking in zona atlantica se
associato ad una NAO negativa. Se entrambi gli
indici sono positivi si assisterà ad una
situazione caratterizzata da zonalità alta e HP
disteso sui paralleli in Europa. Ad un PNA
negativo è generalmente associata una
significativa attività depressionaria in
Atlantico.
- SCAND (Scandinavian Pattern)
La fase positiva prevede la formazione di un
anticiclone dinamico sulla Scandinavia con zone
depressionarie generalmente presenti su Europa
sud-occidentale e Russia. Le precipitazioni
risultano quindi superiori alla media
nell'Europa centro-meridionale mentre in area
scandinava le temperature sono superiori alla
norma.
In inverno la fase positiva è associata spesso
ad ondate fredde di origine continentale ed alla
contemporanea presenza di depressioni
sull'Europa meridionale a causa dello scontro
tra masse d'aria diverse, con buone probabilità
di nevicate a bassa quota sulla nostra penisola.
- EA/WR (East Atlantic/Western Russia)
Questo particolare pattern descrive la
situazione configurativa tra l'Atlantico
Orientale e la Cina e prende in considerazione
quattro grosse zone di anomalia: Atlantico
centrosettentrionale, Europa occidentale, zona a
nord del Mar Caspio, Nord della Cina.
La fase positiva EA/WR+ è caratterizzata da
anomalie positive di GPT su Europa occidentale e
Nord Cina e negative sulle altre due zone. La
fase EA/WR- prevede invece anomalie positive su
Atlantico e Nord del Mar Caspio e negative nelle
altre due zone. In pratica in Europa con la fase
positiva è presente una circolazione ad "omega"
con HP centrata pressapoco sulla Francia, mentre
con la fase negativa avremo sull'Europa un
"omega rovesciata" (detta anche "EUL"European
low) con alte pressioni in Atlantico e ovest
Russia.
- TELECONNESSIONI OCEANICHE
Il termine più appropriato per descrivere questi
parametri è "Oscillazioni oceaniche", in quanto
essi descrivono il presentarsi di determinate
condizioni secondo cadenza temporale nota. Le
anomalie delle temperature superficiali
oceaniche hanno un'influenza decisiva sulla
circolazione atmosferica in quanto sono in grado
di modulare l'intensità e la direzione delle
onde di Rossby, talvolta in maniera perseverante
per lunghi periodi di tempo.
Per questo motivo le tlc oceaniche sono indici
"predittivi" perchè si utilizzano per prevedere
le possibili modifiche alla circolazione
generale.
Le SST (Sea Surface Temperature) possono quindi
essere un importante elemento per prevedere i
movimenti delle figure bariche. In genere alle
latitudini temperate le anomalie positive delle
SST vengono aggirate in senso orario
(anticiclonico) dalla corrente a getto, mentre
quelle negative in senso antiorario (ciclonico).
- ENSO (El Nino/ Southern Oscillation)
Il fenomeno Niño/Niña è innescato dalla
differenza pressoria che si viene a creare tra
il sud-est Asiatico dove generalmente risiedono
aree cicloniche, ed il Pacifico sud-orientale,
sede di alte pressioni.
Quando tale differenza supera le soglie della
normalità si ha una variazione dell'intensità
degli alisei e, di conseguenza, delle correnti
oceaniche equatoriali che a loro volta si
ripercuotono sulle temperature superficiali
nelle due zone, modulando la velocità di
risalita delle acque di profondità verso la
superficie. Con ENSO+ si ha un riscaldamento
anomalo delle acque superficiali, con ENSO- un
raffreddamento.
L'ENSO determina grossi mutamenti delle
condizioni atmosferiche nelle aree a ridosso del
Pacifico equatoriale ma la sua influenza si
estende anche in altre regioni del globo visto
le grosse modifiche indotte alla cella di Walker.
In Europa il fenomeno ha influenza solo in caso
di forte intensità dello stesso e con un ritardo
(lag) temporale di circa 2-4 mesi. Episodi di
Niño strong provocano inverni miti ed
anticiclonici ed Estati con frequenti risalite
dell'HP Africano. Con la Niña strong si ha in
Inverno un'ingerenza anticiclonica azzorriana
sul Mediterraneo occidentale.
- AMO (Atlantic Multidecal Oscillation)
Si tratta di un'oscillazione delle temperature
superficiali del Nord Atlantico per cui si
alternano ogni 20-30 anni fasi con temperature
superiori o inferiori alla media.
Durante le fasi di AMO- si assiste ad un
abbassamento della corrente a getto in area
atlantica, con una maggiore facilità da parte
delle perturbazioni di investire le regioni
europee centro-meridionali. Le estati con AMO-
sono generalmente fresche e piovose (come ad
esempio negli anni '70 caratterizzati da AMO--).
Al contrario, durante le fasi positive si
assiste ad un innalzamento della jet stream per
cui in Estate prevalgono condizioni
anticicloniche ed in inverno una maggiore
frequenza di "blocking" atlantici. Attualmente
ci troviamo (da metà anni '90 circa) nella fase
positiva dell'indice, anche se in questi ultimi
anni l'indice è stato spesso vicino alla
neutralità.
- PDO (Pacific Decadal Oscillation)
E' un'oscillazione pluridecennale delle
temperature superficiali dell'oceano Pacifico
settentrionale con una ciclicità di circa 20-30
anni. La PDO influenza la frequenza e
l'intensità degli episodi del Niño/Niña: nella
sua fase positiva gli episodi di Niño sono
facilitati; viceversa nella fase PDO- dove
avremo episodi di Niña più frequenti ed intensi.
La PDO influenza inoltre l'intensità della
depressione semipermanente aleutinica e di
conseguenza il segno del PNA, risultando quindi
importante anche per il tempo Europeo, visto le
implicazioni che comporta sulla modulazione del
getto in entrata ed uscita dagli States.
- ALTRI INDICI E INDICI
STRATOSFERICI
- MJO (Madden-Julian Oscillation)
La MJO descrive la localizzazione e l'intensità
dell'attività convettiva nelle regioni
equatoriali. La convezione che ha luogo
nell'oceano Indiano, si muove verso est per
terminare nella zona occidentale dell'Oceano
Pacifico.
La lunghezza tipica dell'onda MJO è di circa
40-60 giorni e le fasi in cui si suddivide
l'oscillazione sono convenzionalmente 8. Ad ogni
fase corrisponde una precisa localizzazione
geografica da ovest a est. Il diagramma della
MJO (RMM) rappresenta la localizzazione e
l'intensità delle diverse fasi (maggior distanza
dal cerchio interno del diagramma = maggiore
magnitudo). La MJO ha influenza sul regime degli
alisei e di conseguenza sulla posizione e la
forza degli anticicloni subtropicali che
influenzano quindi il tempo alle nostre
latitudini. Ad ogni fase corrisponde una
determinata forzante sul regime circolatorio
della zona Euro-Atlantica, differente però di
mese in mese. In caso di magnitudo debole o
nulla l'influenza è trascurabile o assente.
- QBO (Quasi-Biennal Oscillation)
La QBO domina la variabilità della bassa
stratosfera equatoriale e può essere brevemente
descritta come la propagazione verso il basso di
regimi di venti occidentali e orientali, con un
periodo medio variabile, che è lungo circa 24-36
mesi. Sebbene sia un fenomeno tropicale, la QBO
influenza il flusso stratosferico da un polo
all’altro modulando gli effetti delle onde
extratropicali, incidendo sulla quantità di
ozono presente alle alte latitudini e sulla
forza del vortice polare stratosferico (VPS).
Quando di parla di QBO orientale o occidentale
si definisce quindi la direzione dei venti nella
stratosfera equatoriale. La caratteristica più
importante di questo indice è la speciale
interazione con minimi e massimi solari nel
favorire o impedire warming stratosferici. In
genere con QBO- e minimo solare e QBO- con
massimo solare aumenta la probabilità di avere
Major Warmings stratosferici con conseguente AO
negativa. Viceversa con le altre due
combinazioni, che favoriscono circolazioni più
zonali e AO+.
- NAM (North Anular Mode)
Il NAM indica la potenza del vortice polare a
tutte le quote. In sostanza è come l'indice AO
(che si riferisce solo al livello del mare),
misurato però alle varie quote
tropo-stratosferiche. Esso è molto utile per
monitorare la consistenza del vortice polare in
stratosfera. NAM negativo significa VP
stratosferico disturbato e dislocato, mentre NAM
positivo corrisponde ad un VPS compatto.
Secondo la "teoria del condizionamento" di
Baldwin e Dunkerton se alla superficie isobarica
di 10 hpa in stratosfera si superano determinati
valori del NAM, tali anomalie si propagano fino
in troposfera, condizionando l'AO per i 60
giorni successivi. Tali soglie sono: +1.5 e cioè
anomalia negativa di GPT (con annesso cooling
stratosferico) che si propaga in troposfera
causando AO+; - 3.0 e cioè anomalia positiva di
GPT (con annesso warming stratosferico) che si
propaga in troposfera causando AO- |
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Un doveroso ringraziamento all'autore
dell'articolo
Roberto Meda del
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