Un
paese in festa
Rosso, arancione, giallo, verde, blu, viola, indaco, i sette colori
dell’arcobaleno: in un certo qual modo essi risplendono nel cielo
anche dopo un
temporale, non appena un timido raggio di sole attraversa le nubi
minacciose.
In questi giorni di festa questi sette colori sembra che abbiano
inondato anche il nostro paese, irradiandosi dal centro storico alla
periferia esaltando così la 261° festa patronale in onore di Maria Ss.
Annunziata. L’edizione di quest'anno sicuramente rimarrà nella storia locale per la qualità del programma e, soprattutto per aver fatto
“riscoprire” ai tugliesi vicini e lontani questo festeggiamento da lungo
tempo ormai poco apprezzato per mancanza di iniziative
opportune.
Perciò un arcobaleno di colori si è irradiato su tutti i
festeggiamenti in onore della “Nunziata”, evento che come un tempo,
torna a rivestire la funzione di apripista per tutte le feste
del circondario: infatti sono tornati in Piazza Garibaldi e nel bel
mezzo dei festeggiamenti, gli organizzatori dei tanti
comitati-festa per ammirare e scegliere le luminarie,
i concerti bandistici ed i fuochi
pirotecnici. I rappresentanti venuti appartengono a paesi come Calimera, Matino, Parabita, Alezio, Sannicola, Martignano,
Castro, Diso, Laterza, Squinzano, Scorrano, Rutigliano, Adelfia, Conversano,
Benevento, Potenza, Bitritto, Matera, Fasano ed Alberobello. Il Presidente Giuseppe De Santis,
insieme a tutto il Comitato Festa, ha stilato evidentemente un programma che ha elevato il
livello della festa patronale non poco, puntando esclusivamente sui tre
elementi fondanti della tradizione e cioè le luminarie, le bande ed i fuochi
d'artificio.
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LUMINARIE
Dopo nove anni, la “L. C. D. C.” Luminarie Cesario De Cagna di Giuseppe De
Cagna e Fratelli da Maglie (Le), sono ritornate ad addobbare il centro
cittadino di Tuglie, in occasione della festa patronale. Questo, se così
possiamo definirlo, è stato un vero e proprio evento nell’evento. Per chi
conosce la storia e la tradizione tugliese, e dei
paesi limitrofi, l’Annunziata, fino a qualche anno fa, era sinonimo di
“batterie” e di luminarie dei De Cagna naturalmente. Con grande entusiasmo
quest'anno siamo riusciti a farli tornare. Questo è stato un successo per tutto il Comitato
ed anche per i tugliesi. I loro lunghi pali colorati di
rosso, verde e blu quest’anno hanno fatto da supporto
alla maestosa parazione che ha addobbato la piazza del paese . Una delicata spalliera a punto basso ha incastonato
Piazza Garibaldi in una colorata cornice culminante con un grande tunnel,
alto 18 metri, che è diventato un vero e proprio salotto. Altre quattro strade
sono state ornate da maestosi archi ed altre tre dai cosiddetti “mezzi pali”. La
maestria e la perfezione degli allestimenti di Cesario De Cagna e dei suoi
figli, hanno così incorniciano la 261° Festa Patronale. Ed anche noi,
quindi, dopo Valencia, Taipei, Eindhoven e tante altre località
del mondo, possiamo essere orgogliosi di aver riportato nella nostra piazza le Luminarie
di Cesario De Cagna.
Una tradizione nella tradizione.
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BANDE
Già fin dall’alba e per i tre giorni di festa, i bandisti con rara maestria
e più volte alternandosi, percorrono il paese. Le loro marce,
ricche di gioia e di
spensieratezza, salutano sempre "li paesani e li tanti forastieri”.
Per tre giorni, i migliori concerti bandistici locali e di altre località pugliesi, hanno fatto diventare Tuglie un teatro a
cielo aperto. Quello della Città di Casarano e della Città di Aradeo
hanno accompagnato nella giornata di sabato il corteo inaugurale e la statua
della patrona per la solenne
processione serale. La banda della Città di Conversano, diretta dal maestro Angelo Schirinzi e
quella della Città di Squinzano dal maestro Gerardo Garofalo,
hanno rallegrato la seconda giornata di festa che si è poi
conclusa con la banda della Città di Racale, diretta dalla maestra Grazia
Donateo.
In tutto cinque concerti bandistici per soli tre giorni festa,
quindi un tripudio
di musica, come non mai. |
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FUOCHI
Ho sempre definito "la Nunziata" una festa "di giorno", sia per
il periodo che per il fatto che gli eventi principali si svolgevano di
mattina. Le batterie, ossia i fuochi diurni, si svolgevano quindi solo "di
giorno". Da tempo questa tradizione si era perduta. Il Comitato
ha deciso quest'anno di ripristinare quest'antica gara invitando tre aziende a livello
internazionale. La ditta Dario Luigi da Matino che si è aggiudicato il
trofeo e le aziende di Giovanni Padovano da Genzano di Lucania (Pz) e
Bartolomeo Bruscella da Modugno (Ba).
E' stata una gara entusiasmante che ha
riportato le persone a salire “susu le lambie” (le terrazze della case) come un tempo. |
Quindi non solo
luminarie, bande e fuochi…ma sono stati anche tanti altri eventi
a rendere indimenticabile la festa di quest'anno. Per
esempio la gara podistica dei bambini, il raduno
delle auto d’epoca, i mercatini dell’antiquariato e dell’artigianato e la
fiera, il Centenario della Ferrovia, le tante sfaccettature di un unico evento.
Il mio augurio, a questo punto, è che i colori dell’arcobaleno continuino a risplendere su
questa nostra festa e che i giovani riscoprano il vero senso di
attaccamento alle proprie radici portando avanti così questa bellissima
tradizione.
E così la meraviglia e l’entusiasmo che risplendevano negli occhi dei piccoli
Alberto, Diego, Alice e Letizia che hanno “scortato” il gonfalone del
Comitato Festa nelle processioni, possano contagiare, anno dopo anno, tutti i tugliesi. |
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Gianpiero Pisanello |
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