La AO è un modello esplicativo di variazione (non-stagionale) della pressione al
livello del mare nell'emisfero boreale definito dalla contrazione e
dall'espansione (verso Sud) del Vortice Polare (la depressione che nel nostro
emisfero staziona costantemente al di sopra dei 50° di latitudine e che, nel
periodo invernale, si "allunga" verso S in due profonde depressioni, la
Depressione d'Islanda e la Depressione delle Aleutine). E' strettamente
correlata con l'indice NAO che può essere considerata il "ramo atlantico"
dell'AO.
Durante la "fase positiva" la pressione al livello del mare sull'Artico è
relativamente più bassa (il che si traduce in un Vp più intenso e profondo)
mentre c'è un'anomalia positiva tra i 37° e i 45° di latitudine N. Forti venti
occidentali soffiano sull'Atlantico settentrionale trasportando aria
relativamente calda ed umida alle alte latitudini (Alaska, Scandinavia). Le
conseguenze dirette sul nostro continente sono un clima umido e relativamente
caldo sull'Europa settentrionale e un clima secco sul Mediterraneo.
Durante la fase negativa, la pressione sull'Artico ha un'anomalia positiva. I
venti occidentali (westerlies) tendono a soffiare, meno intensi, a latitudini
più basse. Il clima è, quindi, secco e freddo sul Nord Europa, e umido e
relativamente caldo sul Mediterraneo.
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Nella prima figura fase positiva,
nella seconda fase negativa.
Quanto siano importanti gli effetti dalla AO sulla stagione invernale
credono siano sotto gli occhi di tutti.
questo schema rende bene l'idea nella prima figura si vedono gli effetti di una
fase positiva che per noi vogliono dire cieli sereni temperature sopra media e
scarsità di precipitazioni relegando il freddo a latitudini più alte.
mentre nella seconda figura si vedano gli effetti di una fase negativa che è
quella che per noi migliore dove gli impulsi freddi scendano più di latitudine e
il tempo assume connotati più perturbati e quindi più precipitazioni.
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