Lettura delle carte di
pressione al suolo |
Attualmente esistono diverse carte di pressione al suolo, o per essere più
corretti e precisi di pressione a livello medio del mare (MSLP), disponibili in
rete, dalle quali si possono ottenere molte utili informazioni relative alla
situazione meteorologica. Per poter comparare tutti i punti compresi nell'area
in esame la pressione viene espressa mediante i valori che si registrerebbero al
livello del mare.Innanzi tutto gli elementi più importanti in questa tipologia
di carte sono le linee a uguale pressione (*isobare*) che permettono di
distinguere aree di bassa pressione (indicate con L o B), contraddistinte da
circolazione ciclonica (in senso antiorario) e aree di alta pressione (H o A),
caratterizzate da circolazione anticiclonica (in senso orario). Ad ogni isobara
corrisponde un valore di pressione espresso in hPa. Inoltre si può valutare la
direzione del vento al suolo, il quale non scorre rigorosamente lungo le isobare
ma, a causa dell'attrito, le attraversa, con un angolo di circa 30 gradi sulla
terraferma, di soli 10 gradi sul mare. In particolare, nei pressi dei sistemi di
bassa pressione il vento ruota in senso antiorario e propende verso il centro;
questo provoca convergenza al suolo e moti ascensionali, che incentivano la
condensazione e la formazione di nubi e pioggia. Al contrario, nei pressi di un
anticiclone il vento ruota in senso orario e tende ad allontanarsi dal centro,
quindi ad allontanarsi, provocando moti discendenti che limitano la
condensazione e quindi la formazione di nubi.In molte carte vengono indicati
anche i fronti. Quelli blu o indicati con triangoli sono i fronti freddi, quelli
rossi o segnati con semicerchi sono i fronti caldi. Caldo e freddo indicano la
temperatura della massa d'aria in arrivo, rispetto a quella presente. Il fronte
freddo segue sempre quello caldo e viaggia più rapidamente, quindi con il
passare del tempo lo raggiunge dando origine al fenomeno di occlusione. I due
fronti si uniscono per originare il fronte occluso contrassegnato in viola o con
triangoli e semicerchi alternati. Raggiunta l'occlusione il sistema
depressionario vive la fase più intensa, dopo di che incomincia a perdere
potenza.I fronti tracciati su queste carte riportano la posizione al suolo. A
livelli superiori la collocazione del fronte abitualmente non coincide. Il
fronte può essere più arretrata o più avanzata a seconda dell'intensità dei
venti in quota e dell'attrito con il suolo. Se in quota il fronte è posto
maggiormente avanti si crea facilmente una situazione di instabilità e il
maltempo può essere più accentuato.Di solito i fronti sono accompagnati da
sistemi nuvolosi. Il fronte caldo è anticipato già 24 ore prima da nubi alte che
si posizionano anche a più di 500 km dalla linea frontale. A 200-300 km
dall'arrivo del fronte caldo al suolo (quello segnato sulle carte) incominciano
le precipitazioni, di solito deboli/moderate e continue. La parte maggiormente
attiva del fronte caldo è quella vicina al centro di bassa pressione attorno al
quale ruota. Il cambiamento del tempo provocato dal passaggio di un fronte
freddo è invece molto più repentino, con formazione di nubi verticali e
precipitazioni più intense ed discontinue, spesso a carattere di forte rovescio.
Seppure i fronti causino il maltempo, la loro intensità e quindi i loro effetti
sono estremamente variabili.
Talvolta, oltre alle isobare, sono segnate anche le isoallobare, ovvero le linee
che tracciano la tendenza della pressione per le ore successive. Queste sono
assai utili per capire sia lo spostamento dei centri di alta e bassa pressione,
sia per valutare la posizione dei fronti, a meno che non siano già stati
tracciati: quello freddo si colloca dove le isoallobare segnalano una ripresa
della pressione, quello caldo dove il calo pressorio è massimo.La carte al suolo
possono anche contenere informazioni sul tempo in atto indicate per mezzo dei
simboli standard WMO. Nell'analisi della situazione attuale, la carta alla
superficie ha un valore maggiore rispetto a quelle in quota sia perché i dati
registrati al suolo sono in una quantità estremamente maggiore, sia perché
descrive il tempo che percepiamo direttamente. |