Fra gli strumenti necessari e utilizzati dal meteorologo per la previsione, ci
sono le carte isobariche, che rappresentano, alle diverse quote, le linee
isobariche, cioè quelle linee continue che uniscono tutti i punti con la
medesima pressione atmosferica. La forma e i valori di queste isobare
determinano le zone di bassa (ciclone o depressione) o alta (anticiclone)
pressione. Le prime sono rappresentate da isobare ellittiche e circolari,
caratterizzate da valori di pressione che diminuiscono dalla periferia al
centro; le isobare dell’alta pressione hanno forme chiuse irregolari e i loro
valori crescono dalla periferia verso il centro.
Talvolta, una zona di alta pressione si espande fino ad incunearsi tra due
depressioni.
Se l’espansione avviene da sud verso nord, le linee isobariche si dispongono a
forma di U rovesciata. Questa configurazione si definisce promontorio. Nel caso
in cui l’espansione è da est verso ovest, allora, si parla di cuneo. In entrambe
le situazioni, il cielo è generalmente sereno o poco nuvoloso, l’atmosfera è
limpida e la visibilità è ottima; purtroppo, è una situazione instabile perché
questi fenomeni sono di breve durata.
Se, invece, la depressione si insacca fra due zone anticicloniche, allora, si
parla di saccatura. Le isobare, in questo caso, hanno forma di V o di U. Quando
è presente una saccatura sono violenti i rovesci e i temporali.
Associate alle saccature, sono le gocce di aria fredda. Queste si formano perché
le saccature si allungano a tal punto che la loro parte terminale assume la
forma sempre più simile ad una goccia finché si stacca (cut-off). Quando una
zona è dominata da una goccia di aria fredda, saranno presenti rovesci e
temporali isolati.
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