Immagini satellitari:
come interpretarle |
Le immagini dal satellite sono parte veramente essenziale per l'analisi precisa
e attenta della situazione meteorologica, nonchè per una previsione a brevissima
scadenza. Esse ci permettono di analizzare lo sviluppo ed il movimento delle
perturbazioni e la formazione di cellule temporalesche che talvolta, specie
d'estate, possono risultare molto pericolose. Quindi è importante saper
"leggere" bene il significato delle immagini per far fronte a eventuali
situazioni meteorologiche particolari, improvvise e, perchè no, anche
impreviste, che solo questo strumento ci permette di visualizzare.
Le immagini che ci vengono trasmesse dai satelliti sono di 3 diversi tipi:
Immagini al VISIBILE
Immagini all' INFRAROSSO
Immagini al VAPORE ACQUEO
Sul satellite meteorologico ci sono alcuni strumenti denominati "radiometri" che
analizzano la radiazione visibile (riflessa dal sole) e infrarossa (temperatura
delle nubi e del suolo). Con gli stessi strumenti è possibile determinare la
distribuzione dell'umidità (vapore acqueo) a quote comprese tra i 5000 e i
10000-12000 metri.
Qui sotto sono mostrati i tre tipi di immagini trasmesse proprio perché,
confrontandole, spesso si può capire che tempo farà di lì a poche ore.
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Immagine al VISIBILE
Per capire le differenze occorre confrontarle: così facendo si
possono chiarire molti dubbi.
L'immagine visualizzata a sinistra si definisce al VISIBILE in
quanto il radiometro del satellite, in questo caso, rileva la
radiazione solare riflessa dalla Terra e dalle nubi. Tutto ciò
risulta di notevole importanza perchè si può osservare la
compattezza delle nubi e classificarle a seconda della loro
consistenza, evidenziando quelle che producono precipitazioni.
Questo tipo di immagine ci permette di osservare le formazioni
nuvolose basse che spesso sono scarsamente visualizzate
dall'INFRAROSSO, (come le nebbie per esempio) in quanto la
temperatura delle nubi si avvicina notevolmente a quella del
suolo e la grafica evidenzia "solo" una piccola sfumatura. |
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Immagine all'INFRAROSSO
Al contrario l'immagine all'INFRAROSSO ci mostra praticamente
un'analisi termica del nostro pianeta. Il radiometro rileva le
radiazioni termiche della Terra visualizzandoci, con diverse
sfumature di grigio, le temperature sia del suolo che dei
sistemi nuvolosi. Questi ultimi appaiono grigi o bianchi mentre
il suolo con il passare delle ore tende a cambiare colore,
passando dal grigio al nero in quanto tende a scaldarsi. Questa
immagine, a seconda del tipo di brillantezza del sistema
nuvoloso (anche con il confronto con l'immagine al visibile), ci
aiuta a capire l'altezza e quindi il tipo di nubi: più il
sistema nuvoloso appare brillante e bianco, tanto più si tratta
di nubi alte composte da aghi di ghiaccio, perciò molto fredde.
Al contrario sistemi nuvolosi che appaiono con un colore più
scuro (quindi meno fredde), ci indicano nubi medie, oppure
basse. La cosa importante, ripeto, è il confronto tra queste due
immagini: ad esempio, osservate all'infrarosso il corpo nuvoloso
presente a sud della Sardegna che si protende verso la Sicilia.
A prima vista sembrerebbe una possibile perturbazione pronta a
provocare precipitazioni di lì a poco. Osservate ora quella al
visibile: le nubi sono appena visibili. Si tratta di nubi alte e
stratificate molto fredde: i cirri; nessun pericolo!! |
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Immagine al VAPORE ACQUEO
Questa immagine ,invece, visualizza il VAPORE ACQUEO presente a quote comprese
tra i 5000 e i 10000-12000 metri. Non vengono trasmesse frequentemente ma
anch'esse sono importanti. Talvolta in zone con cielo sereno è presente
un'elevata umidità alle quote superiori rilevata da questa immagine. Se in
quelle zone interviene, ad esempio, una irruzione di aria fredda il vapore
acqueo presente condensa dando origine a nubi e a precipitazioni che
sembrerebbero impreviste. E' un tipo di informazione che ci aiuta capire meglio
dove il rischio di formazioni nuvolose è elevato. Questa immagine andrebbe
pertanto confrontata anche con le cartine isobariche e con le cartine dei
fronti. |
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