Nonnu Saiu Malorgio ( Cesario Malorgio 1917-1999 ) Foto scattata nella
Primavera 1992 - allu Pinculu
il fondo adiacente la strada che da Montegrappa porta a Neviano
Un commento al personaggio :
Questo scritto vuole essere un omaggio a mio padre “ Lu Saiu Panecottu “
all’anagrafe Malorgio Cesario, classe 1917. Mio padre era conosciuto da
tutti a Tuglie come un grande lavoratore. Venivano a chiamarlo per qualche
giornata lavorativa direttamente a casa e spesso non c’era bisogno di
scendere la sera in piazza per procurarsi il lavoro a giornata prestando la
propria attività di zappatore. Una vita spesa con la zappa in mano, perfino
dopo due operazioni all’anca e così anche la mia mamma Antonietta, maestri
di vita per noi della famiglia e verso gli altri: “” Impegno, rispetto ed
educazione “”. Da loro sono scaturiti gli insegnamenti basilari che ci hanno
accompagnato nel corso della nostra vita e non ultimo l’osservanza della
religione cattolica. Ho la certezza che oggi molta gente ignori
completamente quelle vicende che accomunavano quasi tutti in quel tessuto
sociale della civiltà contadina. “Cose d’altri tempi” si dirà, a chi vuoi
che possano interessare! E’ la triste realtà dei giorni di questo terzo
millennio, dove le nuove generazioni abbagliate e forviate dalle nuove
tecnologie e dalle tante dissacranti teorie moderne del “nuovo vivere”, come
la teoria del Gender e del “Pensiero Unico “ così come lo aveva battezzato
il papa Giovanni Paolo II dove l’uomo si è sostituito a Dio e che pian piano
vogliono inculcare nelle nuove generazioni, che escludono l’interesse di
voler conoscere il nostro non lontano passato, quando la gente professava la
fede cristiana e i valori umanitari scaturiti dal Vangelo erano vivi e
sentiti. Valori sempre attuali che potrebbero tornare utili per poter meglio
capire il presente in prospettiva del futuro. E’ sempre latente il concetto
di storia, in questo caso dei nostri avi e quello che hanno dovuto patire in
quell’eterna sofferenza di vita vissuta nelle più abbiette indigenze ma che
hanno potuto costruire passo dopo passo e con tanti sacrifici le conquiste e
lo stato di benessere di cui ora beneficiamo. Dovremmo ogni tanto dare uno
sguardo al passato, se non altro, per una questione etica e di rispetto
dovuto per il vissuto dei nostri progenitori! Quelli della mia età queste
cose le hanno vissute almeno in parte sulla propria pelle nella buona e
nella cattiva sorte e non vanno certo additati come gente che volutamente si
disinteressa di questo genere di cose. Cose vecchie ormai , certo! Ma
ricordare il passato non è mai stato vano per nessuno. Io c’ero! Posso dirlo
e testimoniarlo! Magari non faccio testo per la mia particolare indole di
artista sempre irrequieto, possono ormai annoverarmi e identificarmi in un
vecchio dinosauro, un essere d’altri tempi ma per certo amante di questa
terra che ha segnato il mio DNA di figlio del Sud nato e cresciuto in una
famiglia contadina e cattolica. E ancora adesso , a 76 anni, sono ancora
capace di farmi suscitare il cocente desiderio di illustrare sulla tela
quelle vicissitudini.
Con l’istantanea di cui sopra ho cercato di rendere visibile tutto ciò che
mio padre era e rappresentava per noi familiari e per la società di quel
tempo. Onestamente non so fino a che punto sia riuscito nel mio intento .
Spero comunque che qualcuno apprezzi almeno lo sforzo che ho profuso per la
sua realizzazione di queste poche righe, animato dal solo desiderio di
rendere visiva una pagina della nostra storia …… sempre con la formula :
Prima che sia troppo tardi !!!.
Nota finale :
Questo scritto vuole essere un tributo alla memoria dei miei genitori e a
quanti hanno condiviso con noi della famiglia Malorgio le stesse storie di
famiglie contadine povere, tenaci , dal cuore grande e munite di buoni
sentimenti. Là, sul rione Longa a cui va il mio struggente ricordo!
Ringraziamenti :
Grazie a quanti vorranno leggere queste mie reminiscenze e ancor di più a
quanti apprezzeranno questo mio scritto. Un grande grazie all’amico Felice
Campa che con tanta passione e sensibilità per questo genere di cose, un po’
artistiche e un po’storiche, sicuramente raccontate con passione, che ancora
una volta mi ha gentilmente ospitato su questo bellissimo sito che è un po’
il biglietto da visita della nostra Tuglie, anzi, della mia Tuglie che porto
sempre nel cuore. Termino con un saluto a tutti i tugliesi residenti e non e
un abbraccio a tutti i miei amici e compagni di tante avventure che da
sempre mi onorano della loro amicizia.
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Tuglie...per raccontar paese...
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