Riparte in grande stile l’attività agonistica del calcio giovanile a Tuglie
che, in passato, aveva regalato non poche soddisfazioni all’intera città.
Artefice di questa rinascita è Massimo Stamerra, già assessore allo Sport
del Comune di Tuglie e presidente dell’attuale società A. S. D Tuglie. “Tre
anni fa – afferma Massimo Stamerra - in seguito alla mancanza di entusiasmo
intorno al mondo calcistico giovanile tugliese, si rischiava di far morire
il tutto. Quindi decisi, in prima persona, di prendere in mano la situazione
per avviare un nuovo percorso, coinvolgendo i ragazzi tugliesi nelle
attività agonistiche e non, con l’obiettivo soprattutto di tenerli lontano
dai numerosi pericoli presenti nella società di oggi. Insieme a
Salvatore Selce e con un folto gruppo di amici abbiamo intrapreso questo
nuovo cammino consapevoli principalmente di due cose: fare sport usando a
pieno le strutture sportive del nostro paese, che a Tuglie sono tante, e
coinvolgere le diverse figure professionali Tugliesi, che negli ultimi anni,
chi per un motivo, chi per un altro, si sono allontanati dall’A.S.D. Tuglie,
quali Quintino Gnoni, Maurizio Selce, Franco Merenda, Antonio Longo, Franco
Sperti, Eugenio Leo che nei numerosi anni di attività hanno dato tantissimo
al calcio tugliese, nel corso dei quali hanno maturato una tale esperienza,
tanto da essere riconosciuti dalle maggiori società del circondario che
operano nel calcio giovanile, quali tecnici di alto profilo. Concentrare
queste risorse, tutte a Tuglie, significherebbe creare le condizioni per
realizzare una Scuola Calcio di alto livello. Quest’anno abbiamo potuto
contare sull’apporto di Quintino Gnoni, Maurizio Selce e Antonio Longo, ma è
nostra intenzione aggiungere le altre figure che mancano”. Con l’impegno del
gruppo dirigenziale attuale si vedono già i primi risultati. Infatti,
quest’anno l’A.S.D. Tuglie ha ripreso l’attività agonistica della prima
squadra, partecipando al Campionato di Terza Categoria con un gruppo di
ragazzi tra i 16 ed i 28 anni, quasi tutti Tugliesi. “Alla guida di questo
straordinario gruppo c’è – continua Massimo Stamerra - Quintino Gnoni, al
quale va il merito di aver trasformato un gruppo di giovani, molti dei quali
inesperti e indisciplinati, con alle spalle qualche partita di calcetto e
senza nessuna esperienza agonistica, in una vera squadra di calcio. Ottimi i
risultati ottenuti, se si tiene conto di come si è partiti. Dopo un periodo
iniziale al rallentatore ( tre punti in otto partite), in cui i ragazzi
hanno lavorato sodo dimostrando serietà, attaccamento ai colori sociali e
tanta volontà nel cercare di assimilare tutto ciò che il loro Mister, con
competenza e perseveranza faceva fare loro, la squadra ha raccolto i frutti
disputando un girone di ritorno a ritmo di prima della classe. Il lavoro
fatto bene con sacrificio, umiltà e rispetto prima o poi paga; questo è il
messaggio che ognuno di loro ha colto in questa bellissima esperienza che
non dimenticheranno mai e che certamente vorranno ripetere nella prossima
stagione. Fondamentale l’apporto del giovane Tecnico Matteo Ria; la sua
giovane età,proprio per la vicinanza al mondo ed al linguaggio dei giovani,
ha giocato un ruolo importante. Al fianco di Mister Gnoni non poteva esserci
figura migliore.”
C’è poi tutta l’attività giovanile, tuttora in corso, che anche quest’anno
l’A.S.D.Tuglie ha posto in essere a cominciare dai “Primi Calci” guidati
Chiara Boellis, fino agli “ Allievi” allenati dal Tecnico abilitato Luigi
Napoli, passando per il numeroso gruppo dei “Pulcini” seguiti da Carlo Leo e
Mino Solida. Gino Epifani è l’allenatore dei portieri. “Un’attività intensa-
prosegue Massimo Stamerra- che pure e tanto in quest’ultima stagione si è
arricchita delle capacità di Maurizio Selce in coppia con Quintino Gnoni.
Insieme, oltre al coordinamento tecnico di tutto il settore giovanile,
stanno portando avanti torneo “Esordienti” e torneo “Giovanissimi” in modo
encomiabile, tenendo alto il livello tecnico, ma soprattutto trasmettendo ai
nostri ragazzi i veri valori di uno sport sano come il calcio. Tutto questo
in un clima gioviale e allegro, dove genitori, tecnici, dirigenti e bambini
operano nel pieno rispetto gli uni degli altri.”
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