A
forma di emiciclo, sorge alla periferia nord del paese, sulla
provinciale per Sannicola. Fu edificato verso il 1930 con le offerte
dei Tugliesi raccolte dalla Signora Damiana Bacile Stamerra, a sua
volta cospicua donatrice. Poiché ricadente nella giurisdizione della
Parrocchia San Biagio di Sansimone, fu affidato alla cura dei Frati
Minori del Collegio Serafico di Sansimone. All’erezione della
Parrocchiale di Santa Maria Goretti entrò de jure a far parte della
omonima Parrocchia. Di interesse storico-artistico sono le statue
policrome della Crocifissione, a grandezza naturale, colate in
cemento bianco e gesso, poste all’interno di calotte incavate nel
muro. Di rilievo le 14 edicolette riproducenti le scene della Via
Crucis, tutte nello stesso materiale delle statue. Conservato molto
bene fino ad una ventina d’anni fa, negli ultimi tempi era molto
degradato, avendo perso anche i pigmenti originari. Ridipinto una decina
d’anni fa da mani grossolane, ora è finalmente in fase di recupero
statico, restauro e sistemazione con l’aggiunta di una “discreta”
calotta in plexiglas, necessaria per proteggerlo dalle intemperie.
Si spera in un lavoro magistrale che restituisca all’antico
splendore uno dei più bei “calvari” del Salento, conservando
opportunamente anche le targhette degli antichi donatori che con
sacrifici economici non indifferenti vollero consegnare alla
devozione dei posteri un bell’esempio di arte sacra popolare.
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Tuglie...per raccontar paese...
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