Il presepe dello zio Toto era un pezzo di cielo sulla terra. Così lo vedevo
osservandolo in casa della nonna. Lo facevano su un grande tavolo in una
stanza che si affacciava sulla strada principale, quindi ben esposto alla
visione ed alla ammirazione dei passanti. Veniva preparato con molto
anticipo. Realizzato con carta colorata, i laghetti con pezzi di specchi
rotti, grotta e capanne con i ceppi delle vigne, i prati con il muschio
fresco raccolto dalla terrazza, i ruscelli con le canne di bambù, le
statuine dei pastori e le pecorelle. Si usava molta fantasia, tanto amore e
le mani facevano il resto. Rimanevo incantata osservando l'amore e la
dedizione con cui la nonna e lo zio Toto realizzavano la loro opera d'arte.
Tutti gli anni apportava delle modifiche aggiungendo delle statuine in creta
di nuovi personaggi da lui stesso realizzati. Li metteva ad asciugare al
sole per poi colorarli. Colorava anche i sassi, i mattoni e le pietre
scovate in campagna. Sassolini e ghiaia erano raccolti e posti delicatamente
nei secchi. Nella capanna, realizzata con rami contorti di ulivo, venivano
posti San Giuseppe e Maria in attesa di sistemare nella paglia, la notte di
Natale, il Bambinello. Al di fuori della grotta gli immancabili pastori e le
donne che affacciate alla finestra delle loro casette attendevano la lieta
notizia. Non mancavano gli artigiani intenti nel loro lavoro e gli alberi di
palme. I cammelli venivano posti solo in occasione dell'Epifania non prima.
Infine facevano il loro effetto le palline di vetro colorate e le trecce
luccicanti, la magia si completava la sera quando al buio venivano accesi i
lumini. La nonna coltivava un arbusto di lumini in campagna. La pianta era
un tempo largamente conosciuta in quanto con i calici di questa venivano
alimentate piccole lampade e lumini, diffusi prima dell’avvento
dell’elettricità. Questi stoppini naturali erano posti nei contenitori di
rame del lucido da scarpe oppure nei gusci di grossa lumache con dentro
acqua ed olio. Lo spettacolo iniziava finalmente la vigilia di Natale,
quando veniva aperta la porta che dava sulla strada in modo che tutti i
passanti potessero ammirare il presepe che la nonna e lo zio avevano
allestito. In fondo volevano aprire il loro cuore a tutti e dimostrare il
loro amore..
* /corpo */>
Tuglie...per raccontar paese...
* sotto */>
Tutti i marchi, foto, immagini e
scritti presenti sul sito
appartengono ai legittimi proprietari.
E' severamente vietato copiarne i contenuti.
Sito ottimizzato per: