LUCIO CAUSO
UN RICERCATORE |
C’è chi, da pensionato, non sa che fare e si annoia e rimpiange gli anni
dell’impiego; c’è chi briga per trovarsi un lavoro, come prima, più di
prima, perché forse pensa di riposarsi in una… seconda vita; c’è chi invece
preferisce coltivare “a tempo perso” attività “liberali”, che lo impegnino,
ma senza obblighi e scadenze, solo come pura esigenza del proprio sentire,
libero e creatore.
E’ quello che sta facendo da anni l’amico Lucio Causo di Tuglie, che si
“gode la pensione” dedicandosi alla ricerca storica con al suo attivo
numerose pubblicazioni, su molte delle quali egli con puntualità e squisita
cortesia mi informa, facendomene sempre gradito dono.
Eppure Lucio Causo non è “uomo di lettere”, nel senso che non ha seguito gli
studi classici ed universitari. E’ un ragioniere e nelle segreterie comunali
ha esercitato lungamente la sua professione. Fatto un po’ strano, ma non
insolito. Certamente encomiabile, anche per questa eterogeneità di
formazione culturale.
Io ho raccolto e sistemato nella mia modesta biblioteca le sue
pubblicazioni, che al momento consistono in nove volumi e una quindicina di
estratti da rassegne storiche, oltre ad un suo recente articolo su I pirati
del Mediterraneo pubblicato sulla rivista “L’uomo e il Mare” (giugno 2009).
I volumi, in successione cronologica, sono: La Congregazione di Carità di
Tuglie1891-1937. Lasciti, donazioni, eredità e legati” (2002); Tuglie nel XX
secolo, due volumi (2004), Cinquanta, ma non li dimostra… L’Unione Sportiva
di Tuglie dagli anni del dopoguerra ad oggi (2004), Storie e figure d’altri
tempi (2003); Posto di combattimento – Uomini e navi in guerra 1915-1945
(2005); Immagini di Tuglie (2007); Storie Sottovento (2007); Presente alle
bandiere – Gli Eroi di Tuglie caduti nelle due guerre mondiali (2008).
Per ampiezza del periodo trattato e per ricchezza di notizie Posto di
Combattimento mi sembra molto ben riuscito.
Gli estratti, dalle “Note di Storia e Cultura Salentina” e “Risorgimento e
Mezzogiorno”, riguardano avvenimenti di Terra d’Otranto, dai moti di Nardò
(1647), ai Carbonari salentini 1825-1828, alla Vigilanza della Polizia
borbonica 1825-1826, al Brigantaggio in Terra d’Otranto 1860-1865, alle
reazioni filo borboniche a Tuglie tra il 1860 e il 1862, alle origini della
marina italiana che partono dalla spedizione dei Mille, alla crisi economica
a Tuglie agli inizi del 1900, alla famiglia Venturi a Tuglie...
Si spazia nei secoli, ma l’ambito è sempre salentino.
Ci trasferiamo invece in Lombardia in un saggio su “La mortale contesa nata
nel 1600 tra le famiglie Manzoni ed Arrigoni per il possesso dei forni e
delle miniere di ferro in Valsassina”, e qui conosciamo gli antenati di
Alessandro Manzoni a partire dal 1500, con un Giovan Maria Manzoni. Le
località della Valsassina furono teatro delle scorrerie dei Lanzichenecchi,
di cui nei capitoli dei Promessi Sposi, leggendo il saggio di Lucio Causo
comprendiamo che le località indicate e descritte nel romanzo dovevano esser
ben note allo scrittore, se non altro per questi atavici richiami.
Non so quanti studiosi del Manzoni siano stati al corrente e della
genealogia e delle feroci lotte tra gli Arrigoni e i Manzoni.
Altri saggi pubblicati sono: Note sullo stato della legislazione sulla
beneficenza pubblica nelle diverse province del Regno d’Italia al momento
della costituzione dell’unità nazionale (1997), Sofonisba Anguissola – La
prima donna pittrice di fama internazionale (1999) e La finanza dei Comuni e
delle province dall’unificazione del Regno d’Italia al Regime Fascista
(2005).
Lucio Causo si è cimentato anche in prove di poesia, Sole del Sud, sulle
orme del più famoso fratello Sebastiano, e di narrativa, Storie e figure
d’altri tempi ed altri racconti pubblicati su alcuni periodici salentini.
Ma è la ricerca la sua Musa, l’istorìa dei Greci.
(“Presenza Taurisanese”- Settembre 2010) |
Prof. Luciano Graziuso |
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