Fra gli edifici più importanti che si trovano nel territorio di
Tuglie, ricordiamo: Villa Luisa, immersa in un grande parco, sulla
via Martiri di Marcinelle. Apparteneva agli credi di Francesco Della
Gatta. Mei 1955 fu acquistata dalla Provincia di Lecce per essere
adibita a colonia per la cura del tracoma (E.P.A.). Prima che
chiudesse, l'Ente accoglieva ben 130 bambini, oltre al personale
addetto. La villa, abbandonata da diversi anni, è stata inserita nel
programma di recupero e valorizzazione del patrimonio immobiliare
della Provincia per individuarne il miglior utilizzo possibile. Il
Palazzo Ducale, dimora dei duchi Venturi, fu edificato nei primi
anni del 1600. Nel suo interno si trova il "Museo della Civiltà
Contadina e delle tradizioni popolari del Salento". Fondato nel
1982, il Museo occupa l'intera ala dei servizi, dove si è voluto
ricostruire, con oggetti ed attrezzi agricoli, il tipico ambiente di
lavoro dei nostri contadini. Nella cucina sono esposti oggetti molto
particolari come un setaccio (farnaru) del 700 in pelle di cane
bucherellata con un ago arroventato in modo da riprodurre una figura
d'animale. Nella vecchia madia sono riposte le fische per
confezionare la ricotta e sul tavolo il prototipo di una macchina
per fare la pasta. Nella lavanderia sono conservati gli antichi
oggetti usati per fare il bucato (cofanu, limbu, cenneraturu,
stricaturi). Nella "stanza del contadino" si possono ammirare gli
arnesi utilizzati dai nostri furesi per il lavoro dei campi: aratri
a chiodo, roncale, crocci, stangati, stompaturi per pigiare l'uva e
una staterà del 700 usata per misurare i tini al momento della
vendemmia. Nel palmento è conservata l'attrezzatura originale
dell'epoca, compresa la vasca in pietra per la fermentazione
dell'uva ed un torchio in legno del 700. Inoltre vi sono gli
attrezzi per costruire e riparare botti, carri e ruote. La camera da
letto è arredata in modo particolare: un telaio del 700 è affiancato
da una macinula,fusu e fusifierru per tessere e filare. Si può
ammirare la "dote femminile" contenuta nel cascione che, in mancanza
d'altro, serviva anche da bara. All'interno del giardino, un tempo
riservato al riposo dei proprietari, spicca l'antico pozzo del '600.
Vari palazzi di una certa importanza sono presenti nel centro
storico e nei pressi della Piazza Garibaldi; essi risalgono al
periodo compreso tra la metà del Settecento e la fine
dell'Ottocento. Sono anche presenti più di venti edicole votive
sacre realizzate tra la metà dell'Ottocento e la metà del Novecento.
Il monumento ai Caduti in Guerra, collocato al centro della Piazza
Garibaldi, costituisce uno dei simboli più cari ai cittadini
tugliesi. Eretto poco dopo la prima guerra mondiale, comprende una
statua in bronzo raffigurante l'Italia che depone una corona
d'alloro, opera dello scultore salentino Antonio Bortone
Risale alla fine del secolo XVII l'antico frantoio ipogeo che si
trova ai margini del centro storico. Dopo un lungo periodo di
attività, è rimasto chiuso ed abbandonato dal 1957 in poi. Il
frantoio detto della Croce, sin dai primi anni del secolo XX,
apparteneva alla sig.ra Filomena Vergine. Passato in proprietà a
Donato Marulli (1942), con atto del 18 luglio 1989 fu acquistato dal
Comune di Tuglie per realizzare uno spazio attrezzato a verde.
Attualmente l'Amministrazione comunale, dopo avere eseguito i lavori
di recupero e di conservazione del vecchio frantoio ipogeo, ha
provvedendo alla ristrutturazione del complesso edilizio sovrastante
destinato a "Museo della Radio", unico nella nostra regione.
Lucio Causo
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