Come spesso succede, le discussioni partono da un famoso social network e spesso
raggiungono l’attenzione mediatica di blog come il mio. L’occasione, una foto
postata da Chiara Tricarico, un amica attenta alla salvaguardia del territorio
ed attenta protagonista di battaglie ambientali e di tutela del patrimonio
artistico ed architettonico del nostro Salento. Nel suo girovagare per le
campagne ed i borghi salentini ,non poteva sfuggirgli una vera perla della
nostra terra che si trova proprio nel suo paese. Il nome di questo luogo è Villa
Luisa, si trova a Tuglie ed apparteneva agli eredi di Francesco Della Gatta. Nel
1955 fu acquistata dalla Provincia di Lecce, per essere adibita a colonia per la
cura del tracoma (E.P.A.). Prima che chiudesse, l’Ente accoglieva ben 130
bambini, oltre al personale addetto. La villa, rimasta abbandonata per diversi
anni è stata inserita nel programma di recupero e valorizzazione del patrimonio
immobiliare della Provincia di Lecce per individuarne il miglior utilizzo
possibile. Per fare una breve cronistoria recente dell’immobile, nel marzo del
2005 fu presentato un progetto con testimonial d’eccezione, del calibro di
Adriano Panatta noto tennista, il ginnasta olimpionico Yuri Chechi, il
calciatore campione del Mondo nel 1982 Bruno Conti e il pallavolista
pluri-campione Andrea Lucchetta. Dopo i fuochi di artificio della presentazione
in gran parata, piano
piano si sono andate perdendo le tracce della Villa Luisa
srl, società creata ad hoc che vede insieme Italgest Immobiliare spa, Edil-gamma
srl, Tmc srl, Fast-net srl, Edil-gest spa, con sede in Melissano, che aveva
impegnato svariate centinaia di migliaia di euro per il progetto iniziale.
Intorno a quella prospettiva si era aggregato un pool di finanziatori, con in
testa Paride Masi e diversi istituti di credito che avevano dato la propria
disponibilità al project financing, messo in piedi dalla stessa società. Nel
2008, la Villa Luisa srl. aveva contribuito a far nascere un accordo tra Asl di
Lecce, Provincia di Lecce e Ministero della Salute, con l’appoggio convinto
della federazione medici pediatri di un protocollo che inseriva Villa Luisa nel
programma “ Guadagnare salute, rendere facili le scelte salutari ”. Ma da lì a
poco la crisi, non solo economica ma anche quella politica ,ha visto il
naufragio del progetto iniziale che prevedeva una residenza con oltre trecento
posti letto. Si è così arrivati al blocco dei lavori di ristrutturazione, ed
ampliamento intanto iniziati. Il blocco dei lavori ,con il mancato pagamento
degli oneri di urbanizzazione al Comune di Tuglie iniziati e non terminati
,hanno fatto scempio della struttura che da qualche anno rimane in stato di
abbandono sulle pendici della serra che domina lo splendido scenario del golfo
di Gallipoli. Infatti, alla bellissima villa liberty ,è stato accostato un
grande e vuoto scheletro in cemento armato. Una volta ristrutturato ed ampliato,
avrebbe dovuto trovare posto un centro residenziale per l’educazione alimentare
e motoria di bambini ed adolescenti a rischio obesità. Oggi la provincia si è
ripresa l’immobile, cosa ne farà ? A parer mio, la prima cosa da risanare, non
sono le infrastrutture della villa in muratura ,sia esse le vecchie in stile
liberty, che le orribili nuove che sono spuntate attorno, ma il parco che si
deve risanare e ri-progettare per una fruizione migliore del bene. Il parco
verde intorno alla villa ,insiste per una buona superficie su vecchie cave di
tufo a cielo aperto che spuntano intorno, esse potrebbero fungere da serre, un
impianto e sviluppo di piante rare, provenienti da altri continenti. Tutto
intorno, vedrei il verde della macchia mediterranea, alberi autoctoni salentini
come le querce, sogno insomma, il ripristino di un orto botanico che manca in
provincia dalla fine del XIX secolo, di esso vi sono ancora tracce nella
stupenda Phitolacca di Piazza Libertini, nelle querce vallonee accanto al
catasto ed altre essenze rare nella villa comunale di Lecce. Mentre chi come me
sogna un ripristino quanto più naturale dei luoghi, c’è chi è già pronto come
me, a fare le barricate contro la speculazione ed il malaffare per mantenere la
villa ed il suo parco pubblico fruibile e risanato dalle brutture in cemento
armato aggiunte ad essa.
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Tuglie...per raccontar paese...
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