II 24 settembre 2007 ci lasciava Don Nicola Tramacere, l'amatissimo
Arciprete. Oggi appare superfluo scrivere qualsiasi cosa per
ricordare la sua figura. Paese ha già scritto in altre occasioni su
di lui e in tutta Tuglie è vivo il ricordo di questa persona
speciale. Siamo venuti in possesso di un documento che giudichiamo
di grande importanza per la nostra comunità: il suo Testamento
Spirituale. Riteniamo che le pagine di Paese siano il veicolo più
adatto per farlo arrivare nelle case di tutti i tugliesi che egli ha
profondamente amato.
Oggi 25 Luglio 1992,
ricordando 46 anni di Sacerdozio e 40 di Parroco, nel silenzio
del mio studio, dopo aver pregato, esprimo i miei sentimenti.
Ringrazio il Padre, il Figlio, lo Spirito Santo e la Vergine
Annunziata della loro infinita bontà verso di me, perché mi
hanno voluto Sacerdote. Sono sempre stato, e soprattutto oggi,
felicissimo di essere Sacerdote, di aver esercitato il mio
Ministero prima nel Seminario Vescovile di Nardo, come Rettore,
e insieme tra la Gioventù di Azione Cattolica - GIAC - come
Assistente Diocesano. Anni bellissimi e di grande entusiasmo tra
i ragazzi del Seminario e i giovani di A.C. e poi 40 anni tra il
buon popolo di Tuglie a cui ho consacrato con gioia la mia vita
sacerdotale. Sempre, anche nella mia grande miseria e debolezza
umana, mi sono sforzato di amare sinceramente tutti e con tutte
le mie forze, mai ho odiato alcuno e mi sono sempre sforzato di
essere portatore di pace e di unità. Ovunque e sempre ho trovato
persone buone che mi hanno aiutato con il loro esempio, con la
loro collaborazione e preghiera, soprattutto l'Azione Cattolica,
che ho sempre prediletto, mi è stata preziosa: che Gesù e la
Mamma del Cielo ricompensino tutti secondo i loro desideri.
Ho amato i giovani, da uomo e da sacerdote, quanto ho potuto,
dispiaciuto di non aver potuto fare di più per loro. Ma li ho
amati molto perché sono la Chiesa del domani. Gli uomini e donne
di A.C. amino e curino i giovani, l'Oratorio, cui ho dato le
energie più belle e i miei sacrifici. Lo facciano sempre più
bello, più accogliente, più rispondente al bisogno dei giovani.
Ringrazio la Chiesa, i Vescovi, che ho sempre amato e obbedito,
tutti i collaboratori Sacerdoti: tutti carissimi, tutti più
bravi di me, mi hanno sempre spinto al lavoro e all'amore.
Cristo Signore e la Mamma del Cielo li ripaghino con abbondanza
di Grazia, salute, frutti apostolici e sappiano perdonarmi per
qualche mia incomprensione e raccomandarmi alla Misericordia del
Buon Dio nella loro Messa. Ringrazio il buono e carissimo popolo
di Tuglie insieme alle Autorità cittadine; questo popolo mi ha
sempre edificato con la sua fede, con il suo amore schietto ed
entusiasta verso la Madonna; sempre e tutti mi hanno aiutato con
generosità e se qualcosa di buono ho fatto è merito loro. Un
ringraziamento affettuoso e riconoscente a Papa e Mamma: hanno
molto lavorato e sofferto per farmi Sacerdote, mi hanno seguito
anche a Tuglie e tanto mi hanno aiutato. Ogni giorno prego per
loro, perché il Signore e la Madonna diano loro la gloria
eterna. Un doveroso ringraziamento alla Signorina Flora, mia
sorella di adozione, semplice e pura, rispettosa e premurosa,
sostegno della vecchiaia di papa e mamma che ha sempre servito
con tanto amore e pazienza. Grazie di tutto, cara sorella Flora,
senza saperlo mi hai tanto aiutato a vivere bene il mio
Sacerdozio e sentire di più Dio. Sii sempre buona e semplice,
pura e povera, gioiosa e felice di Dio. Fratelli di Tuglie, che
siete stati la mia gioia, la mia preoccupazione, con cui tante
volte e in tanti modi ho condiviso gioie e dolori, che sempre ho
amato in Cristo, quando sarò tornato nella Casa del Padre
abbiate per il vostro Parroco una preghiera, una S. Comunione,
perché il Signore abbia misericordia di me, perdoni le mie
debolezze e mi conduca in Paradiso per godere la SS. Trinità e
la Mamma del Cielo. Come ho fatto sulla terra, ogni giorno ho
pregato e amato per tutti voi, soprattutto per gli ammalati ed
anziani, così dal Cielo pregherò per ciascuno di voi, perché
tutti siate felici e perché possiamo trovarci tutti in Paradiso
per godere insieme Dio e la Vergine. Un pensiero particolare a
Cicci Notaro sacrestano bravo, fedele, premuroso della casa di
Dio; mi è stato un fratello caro e affettuoso. Che Gesù e la
Madonna benedicano lui e la sua famiglia.
Un'ultima cosa vorrei dirvi. Rispettate, amate, collaborate con
i Sacerdoti che verranno dopo di me, essi saranno maestri santi.
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Tuglie...per raccontar paese...
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