Un gruppo di amici di Tuglie, tutti ex emigranti, hanno
pensato che sarebbe stato bello ed utile creare
un'associazione di emigranti. Tante ce ne sono, quasi una
per ogni paese che ha conosciuto le vicende
dell'emigrazione, ma questa tende a proporre un modo nuovo
di guardare il fenomeno migratorio. Ci si è chiesti: che
cosa è stata e che cosa ha prodotto, in sede locale, la
vicenda dell'emigrazione? Quali esperienze giova ricordare
oggi? In che modo si è contribuito allo sviluppo del paese
d'origine, Tuglie, e della Nazione, l'Italia?
Ecco: con queste riflessioni e con questi intenti è nata
l'associazione che, nell'Assemblea costituente, fra le
diverse proposte di intitolazione ha scelto quella di
ASSOCIAZIONE EMIGRANTI TUGLIESI.
Lo scopo e le finalità dell'associazione sono quelli di
ricostruire la memoria personale e, insieme, la memoria
collettiva della nostra comunità. Ma accanto a questo non
mancheranno momenti di socializzazione in serate
rievocative, in momenti d'incontro in cui lo stare insieme
consente una comprensione più profonda di quanto ci lega, il
creare momenti di partecipazione giova a rinsaldare legami
nel tessuto sociale del nostro paese. Per realizzare tutto
questo si conta sull'aiuto di tutti: ex emigranti ed
emigranti, vicini e lontani, dentro o fuori la nostra
Patria; autorità a tutti i livelli; studiosi e
simpatizzanti.
L'Associazione ha elaborato uno Statuto, dal quale vengono
qui messi in evidenza gli articoli 4 e 5, che formano la
motivazione di fondo dell'Associazione e della sua
operatività. Essi dicono:
Art. 4. L'Associazione, il cui spirito si fonda sul pieno
rispetto della dimensione umana, culturale, spirituale della
persona, intende operare principalmente secondo le esigenze
indicate di seguito:
a) Concorrere alla promozione di attività e servizi di
interesse generale e di rilevanza sociale creando
prospettive di pieno inserimento nella vita sociale;
b) Ravvivare la memoria storica, raccogliere la
documentazione locale sotto ogni forma e le testimonianze
personali come risorsa per la conoscenza del fenomeno
dell'emigrazione generale, e di quella tugliese in
particolare.
Al fine di svolgere le proprie attività l'Associazione si
avvale in modo determinante e prevalente delle prestazioni
personali, volontarie e gratuite dei propri aderenti.
L'Associazione si avvale di ogni strumento utile al
raggiungimento degli scopi sociali e, in particolare, della
collaborazione con gli Enti locali, anche attraverso la
stipula di apposite convenzioni, ai sensi dell'art. 7 della
legge n. 266/1991, della partecipazione ad altre
associazioni, società o Enti aventi scopi analoghi o
connessi ai propri. L'Associazione potrà inoltre svolgere
qualsiasi altra attività culturale o ricreativa e potrà
compiere qualsiasi operazione economica o finanziaria,
mobiliare o immobiliare, purché operi per il migliore
raggiungimento dei propri fini istituzionali. L'Associazione
è aperta a chiunque condivida i principi di solidarietà.
Art. 5. L'Associazione si compone di un numero illimitato di
soci delle seguenti categorie:
- Soci fondatori, persone fisiche che hanno firmato l'atto
costitutivo dell' Associazione;
- Soci ordinari: persone fisiche che in passato sono state
emigranti o che lo sono tuttora fuori o dentro la nostra
Patria, persone che si riconoscono negli scopi
dell'Associazione e vi aderiscono versando una quota annua
che viene determinata dal Consiglio Direttivo;
- soci operativi, persone fisiche che aderiscono
all'Associazione prestando una attività gratuita e
volontaria secondo le modalità stabilite dal Consiglio
Direttivo e versando una specifica quota stabilita dal
Consiglio stesso.
- soci onorari, le persone fisiche che abbiano acquisito
particolari meriti per la loro opera a favore
dell'Associazione o che siano impossibilitati a farne parte
effettiva per espresso divieto normativo o motivi
contingenti.
L'Assemblea costituente, in data 13 novembre 2010, tenuta
presso il Museo della Civiltà contadina in Tuglie, ha eletto
il Direttivo nelle persone di: Barone Antonio, Bernardi
Giuseppe, Fedele Giuseppe, Ferrari Colturo, Giorgino
Giuseppe, Pisanello Giulio, Toma Ugo.
Se l'idea vi piace e pensate di parteciparvi, venite a
trovarci, oppure fatevi presenti, anche da lontano, con un
messaggio scritto, con qualche idea da realizzare.
La nostra sede momentanea è il Museo della Civiltà Contadina
in Tuglie; mandate a questo indirizzo le vostre eventuali
comunicazioni. Per messaggi e-mail indirizzare al seguente
recapito:
L'Associazione Emigranti Tugliesi
Il 29 novembre 2012, alle ore 18.30, nella Sala
Conferenze della Biblioteca Comunale di Tuglie,
l'ASSOCIAZIONE EMIGRANTI TUGLIESI ha presentato il
CALENDARIO 2013 dal titolo "L'Anno della Piazza".
Perchè un calendario? Uno dei tanti calendari che
raggiungono le nostre case con l'avvicinarsi
dell'Anno Nuovo? No, questo è "il" Calendario di
tutti i Tugliesi, soprattutto di coloro che per
ragioni di lavoro hanno lasciato la loro famiglia,
il loro paese e la sua piazza, il luogo che per
eccellenza rappresenta la loro identità ovunque
siano andati nel mondo. E il 2013 è l'anno
centenario che ricorda il 1913, quando la Piazza di
Tuglie acquisì il definitivo assetto, quello che
ancora oggi gelosamente conserva.
Il Calendario, con gli scritti e con le foto
d'epoca, raggiungerà on-line tutti i Tugliesi sparsi
per il Pianeta e a richiesta si potrà ottenerlo
anche nella sua versione cartacea originale. A tutti
i "puricini" del mondo BUON ANNO 2013!!!
Clicca sulle immagini per ingrandirle in formato PDF
A Tuglie, un Convegno sull'emigrazione di ritorno
Domenica 4 Dicembre 2011 si è tenuto in Tuglie (Le),
presso il Museo della Civiltà contadina, il
Convegno, promosso dall'Associazione Emigranti
Tugliesi, sul tema Italia - Europa - Italia:
partenze e ritorni. Il tema ha voluto esser una
riflessione sull'emigrazione di ritorno e sui
problemi che essa ha posto o continua a porre. Ha
aperto il Convegno il Presidente dell'Associazione
Tugliese, Giuseppe Giorgino, sottolineando che
l'Associazione costituita poco più di un anno fa già
s'impegna in occasioni di buon rilievo culturale. È
intervenuto il Presidente della Provincia, Dott.
Antonio Gabellone, che dalla sua esperienza
amministrativa ha tratto buoni spunti utili alla
trattazione dell'argomento. Un caldo saluto di
partecipazione ha rivolto ai convegnisti il Sindaco,
Prof. Daniele Ria.
Tre le relazioni. La prima, di Fernando Villani, ha
tracciato un sintetico quadro della storia
dell'emigrazione. L'emigrazione, egli ha affermato,
ha consentito la nascita di un forte senso di
solidarietà e di aggregazione ed ha costituito una
grossa opportunità di crescita, economica, culturale
e sociale. Il ritorno a casa è stato spesso una
seconda prova da sostenere; tornare era come
emigrare una seconda volta. I testi scolastici
dovrebbero, ha detto Villani, contenere una
trattazione specifica sui problemi dell'emigrazione.
La seconda relazione, di Antonio Negro, sollecitava
l'attenzione su un tema apparentemente secondario ma
che gli storici dell'emigrazione non hanno toccato o
hanno solo sfiorato. Quello della costruzione di una
memoria storica dall'interno del mondo
dell'emigrazione. Una memoria che si costruisce non
solo per chi dell'emigrazione può parlare per
conoscenza diretta ma anche per chi ne può cercare
le tracce nella storia della propria famiglia. Negro
ha proposto la nascita di un Museo (o di micro-musei)
dell'emigrazione dove siano raccolte tutte le forma
di documentazione sull'argomento. Ed ha proposto la
costituzione di un portale in Internet in cui
riversare il materiale raccolto.
La terza relazione, di Giuseppe Fedele, ha messo in
evidenza come il fenomeno dell'emigrazione abbia
consentito il maturare di un'identità italiana fuori
della Nazione: una identità condivisa. Poi ha
esplorato in quali modi l'emigrazione ha contribuito
alla crescita del nostro territorio.
Ha portato vari esempi, ma ha posto l'accento su un
argomento particolare: quello che ha definito delle
"attività fruttuose", quelle imparate in terra
d'emigrazione e messe a frutto dopo il rientro con
l'impianto di attività lavorative che si sono
rivelate proficue.
Ha condotto il Convegno, intervenendo anche con
spazi di riflessione, il giornalista Giancarlo
Colella; ha tratto le conclusioni del Convegno Luigi
Scorrano.
Il Convegno ha offerto utili spunti di ripensamento
della vicenda migratoria dei nostri conterranei, e
si è aperto a future iniziative.
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Tuglie...per raccontar paese...
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