E' già passato
qualche anno che Ugo se n'è andato. Alcuni mesi prima se
n'era andato Amleto, pasticcere rinomato, e per ultimo Oronzino, che
con i suoi liquori Piccioli addolciva la bocca a tutti. Dei figli di
Oronzo Provenzano, fondatore dell'azienda, sono rimasti i più
giovani, Silvio e Carlo. Quella dei Fratelli Provenzano, è una delle
più importanti attività locali, nel campo della gelateria e della
pasticceria, che si sviluppò negli anni Cinquanta con la produzione
artigianale di gelati, dolciumi e pasticceria fresca. Attività
rinomata in tutto il Salento e nel nord d'Italia per l'ottima
qualità dei prodotti, soprattutto per i gelati (famosi gli spumoni
delle feste e le banane ricoperte di meringa e mandorle tostate) e
poi per la pasticceria (tra le varie specialità ricordiamo i
pasticciotti, i fruttoni, le paste secche, i pesci e la frutta di
pasta di mandorle). In particolare, il Bar di Ugo, in Piazza
Garibaldi, è sempre stato quello più frequentato. Per tutto l'anno
le persone provenienti da ogni parte della nostra regione e dal nord
d'Italia, entrano per gustare l'ottimo caffè e le specialità
dolciarie Provenzano. D'estate, poi, il Bar si trasforma in una
tappa obbligatoria per i turisti che si fermano a Tuglie e nei paesi
vicini. Il Bar Provenzano costituisce un pezzo di storia del nostro
paese, una vera e propria istituzione dolciaria. Prima di Ugo, lo
portava avanti il padre, Oronzo, con grande capacità ed esperienza.
Poi toccò ad Ugo, che per tanti anni è stato il personaggio più
conosciuto di Tuglie, per la sua attività e per il modo di fare che
aveva. Ora che Ugo non c'è, entrando nel Bar, si sente che manca
qualcosa, manca una figura importante che i tugliesi, e non solo,
non possono dimenticare, perché fa parte di quel locale e del nostro
paese. Ugo era sempre lì, dietro il bancone, indaffarato con
bicchieri, tazze e tazzine, con una velocità sorprendente. Ti
sorrideva, ti salutava e ti serviva senza perdere tempo. E' passato
più di un anno da quando è mancato, ma Ugo è sempre con noi, nel
nostro cuore e nella nostra Tuglie.
Redazione di "Paese" del Gennaio 2007 |
|