Quella
dedicata alla Madonna del Grappa è l’ultima delle festività
religiose che scandiscono l’estate tugliese, ma per questo non di
minore importanza, tutt’altro.
Già dagli ultimi giorni di luglio, quando hanno inizio le funzioni
religiose celebrate da Don Emanuele Pasanisi, in preparazione alla
festa, la collina si popola, non solo di fedeli, ma anche di tanti
turisti, incuriositi dalla devozione verso la Madonna “mutilata” che
riporta involontariamente alla mente, i tragici eventi della prima
guerra mondiale. Quella devozione è storia, è dolore, è pianto,
disperazione: si tratta, infatti, della sacra effige di Maria
Ausiliatrice che agli inizi del Novecento è posta a sormonto di un
sacello, sulle pendici del Monte Grappa Veneto a protezione dei
confini e dell’intera nazione italiana. Durante la prima guerra
mondiale, le sorti dell’esercito italiano si decidono proprio sul
Monte Grappa e la statua della Madonna, lì collocata, diviene
spettatrice inconsapevole di sacrifici ed eroismi; guarda i soldati
che a Lei si volgono e infonde, con sorriso materno, coraggio a chi
combatte, consola e benedice chi muore. Nei momenti di tregua, i
soldati italiani, stanchi e sfiduciati si riunivano intorno al
sacello della Vergine, per riposarsi e pregare. Il 14 gennaio 1918,
una granata austriaca colpisce il simulacro sul lato sinistro,
facendolo cadere dal piedistallo: restano incolumi i soldati ai suoi
piedi. Da quel momento, il legame tra i soldati italiani e la
Madonna mutilata, diventò indissolubile. Testimoni di quell’evento
furono molti tugliesi che, tornati alle loro case, vollero ricordare
per sempre la Madonna e l’eroismo dei tanti che furono tra loro, ma
che non fecero più ritorno a casa.
Per questo, i combattenti tugliesi, guidati da Cesare Vergine,
decisero di dare il nome di Montegrappa alla collinetta che sovrasta
il paese di Tuglie, costruendovi in cima una chiesetta dedicata alla
Madonna e un sacello in memoria dei caduti che custodisce
preziosamente le loro foto. La festa ha inizio domenica 3, giornata
della commemorazione, quando già dal mattino per le strade del
villaggio e del paese presta servizio il concerto bandistico. Alle
19, dalla sede municipale ha inizio il corteo per le vie cittadine
diretto a Montegrappa, al quale partecipano le autorità civili e
militari dell’intera provincia di Lecce, insieme al Gruppo Salento
Alpini, sezione di Bari ed al gruppo bandistico che intona delle
marce patriottiche. Arrivati al piazzale antistante la chiesetta,
dopo il rito solenne dell’alzabandiera, viene deposta una corona
d’alloro al sacello dei caduti che dà il via alla solenne
celebrazione eucaristica.
Alle 21, ha inizio la tradizionale processione per le vie della
collina con il simulacro della Madonna, seguito dalla autorità, dai
fedeli e dal concerto bandistico.
Lunedì 4, solennità della Madonna Ausiliatrice, la giornata è
salutata dallo sparo di alcune salve pirotecniche, mentre per tutta
la giornata è la musica bandistica a rallegrare questo giorno di
festa. Dopo la celebrazione eucaristica delle 20, sulla cassa
armonica allestita nella piazza principale, si esibisce il concerto
bandistico. Martedì 5, è la giornata del ringraziamento e della
memoria. La musica leggera conclude la giornata la tre giorni di
festa.
(articolo di Gianpiero Pisanello
tratto da quiSalento – giugno 2008) |
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