Iniziate le celebrazioni per festeggiare il secolo della riqualificazione
Era il 18 Febbraio 1912 quando a Tuglie, dopo mesi se non anni di dure lotte
tra comune e privati, arrivò il regio decreto di forzata espropriazione del
Trappeto Ria e quindi venne dato ufficialmente il via ai lavori di
riqualificazione di Piazza Garibaldi. Artefice di tutto ciò fu l’allora
sindaco Ambrogio Piccioli che appena tre mesi e quattro giorni prima
inaugurava la stazione ferroviaria. È inutile nascondere quanto
l’amministrazione governata da egli, in carica dal 1909 al 1914, abbia
disegnato un progetto di qualificazione del paese non indifferente. Da un
lato la stazione che venne spostata a ridosso dell’area industriale con
conseguente sviluppo del commercio tugliese, dall’altra la piazza che vide
trasformato un angolo del borgo che fino ad allora risultava piuttosto
brutto e maleodorante.
Nel dettaglio della Piazza, la notizia della firma del Regio Decreto di
Espropriazione del Trappeto Ria, fece immediatamente esplodere tra gli
abitanti tugliesi un enorme gioia tanto da far riversare molti di questi nel
luogo oggetto dei lavori in pochi istanti, dando vita ad una manifestazione
storica d’attaccamento al proprio paese. Il sindaco Piccioli con due colpi
di piccone sul muro del trappeto diede ufficialmente e simbolicamente il via
ai lavori di riqualificazione che durarono poco più di un anno. Cosi, nella
festa patronale del 1913 venne inaugurata la nuova Piazza Garibaldi che è
quella verso cui siamo stati abituati sin dal primo giorno di vita nella
nostra Tuglie. E’ ovvio che in paese qualche persona che ha tagliato il
secolo di vita c’è, però la maggior parte di noi non ha avuto il piacere o
il dispiacere (per gli abitanti dell’epoca) di vedere il luogo allo stato
embrionale.
Facciamo ora finta di compiere un salto lungo cento anni ed eccoci qui, oggi
come allora, seguendo l’esempio del Cav. Piccioli. Oggi siamo davanti al
ricordo, il ricordo di un’impresa. Tale ricordo viene affidato alla memoria
di Salvatore Pastore, da tutti conosciuto come Don Toto, il quale spinto
dall’attaccamento al paese natìo del figlio Francesco, residente nella
marchigiana Fermo, decide di spostare i propri ricordi dalla mente alla
carta attraverso una semplice penna. E cosi, rigo dopo rigo è stato scritto
il volume “TUGLIE E LA SUA PIAZZA 1912 - 2012”.
Ma il Pastore non si è fermato soltanto alla scrittura del libro, ma ha
condotto l’attuale sindaco Daniele Ria, che in comune con allora ha il
cognome dell’avversario di Piccioli, al rinvenimento di due targhe marmoree,
conservate da egli stesso in una cantina di Via Aldo Moro, che fanno
maggiore chiarezza sul luogo.
La prima targa recita:
A PERENNE MEMORIA DI
AMBROGIO PICCIOLI
CHE QUESTO LUOGO DIRUTO
VOLLE TRASFORMATO IN CIVICA PIAZZA
I TUGLIESI RICONOSCIENTI
TUGLIE, 25 SETTEMBRE 1943
Quanto descritto da queste parole fa capire che nel 1943, a pochi mesi dalla
morte di Piccioli, il popolo di Tuglie voleva ricordarne l’opera da egli
voluta e realizzata attraverso un segno da collocare nel luogo che fino al
1912 era diruto. Non solo questa però, perché sul secondo rettangolo di
marmo rinvenuto, più piccolo del precedente, c’è scritto a chiare lettere
PIAZZA
AMBROGIO PICCIOLI
Si intuisce quindi come nel 1943 l’intenzione dei tugliesi non solo era
quella di ricordare l’opera del Piccioli, ma anche dedicargli il luogo da
lui riqualificato.
Solo la sconfitta del regime fascista, avvenuta qualche giorno prima e di
cui Ambrogio era sostenitore, fermò la volontà dei cittadini. Quelle targhe
vennero quindi messe da parte e per 69 anni sono state conservate da Don
Toto Pastore.
Una di queste, dopo tanti anni di buio, ora gode la luce nella sua piazza,
su quella scalinata che è simbolo della ristrutturazione.
La cerimonia, piuttosto sobria, si è tenuta il 18 Febbraio 2012 a cento anni
dalla firma del Regio Decreto che sanciva l’inizio dei lavori di
riqualificazione. Un corteo formato da autorità, associazioni e scuole, ha
raggiunto Piazza Garibaldi per scoprire la targa, la prima targa, perché la
seconda, più incisiva dell’altra, è di difficile applicazione a causa di
svariati motivi tra cui il difficile periodo di crisi economica con il quale
i residenti della Piazza si troverebbero costretti a cambiare l’indirizzo
sui vari documenti (patenti, libretti automobilistici, ecc) con un aggravio
non indifferente sui costi di gestione familiare.
La crisi economica però non è l’unico fattore che ha inciso sul 18 Febbraio
2012 perché, i concomitanti e necessari lavori di costruzione della fogna
bianca, utili a evitare possibili allagamenti nella parte bassa del paese
nei giorni piovosi, hanno inciso sulle attività commerciali della Piazza,
penalizzando gli stessi commercianti; si era infatti pensato in serata di
illuminare la Piazza con torce e candele alla citronella, ridando al luogo,
che doveva essere privo di automobili, quell’illuminazione che per anni l’ha
contraddistinto. Ciò ovviamente implicava di chiudere al traffico veicolare
la Piazza per tutta la giornata e per non penalizzare ancora di più le
attività commerciali del luogo, il Sindaco e il Comitato Pro Piazza
Garibaldi, hanno deciso di rinunciare alla spettacolare opera, puntando
tutto sulla sobrietà.
La serata però è ugualmente da ricordare poiché in una gremitissima aula
consiliare del comune, è stata scritta una delle più belle pagine della
storia tugliese: Don Toto presentava ai compaesani le sue memorie sulla
piazza. A dargli atto e merito erano presenti il Sindaco di Tuglie Prof.
Daniele Ria, il Presidente della Provincia di Lecce Dott. Antonio Gabellone,
lo storico Arch. Gerardo Fedele, il direttore della Biblioteca Comunale
“F.T. Gnoni” Prof. Antonio Rima ed a sorpresa anche il Sen. Giorgio De
Giuseppe. Proprio De Giuseppe ha espresso una grandissima emozione davanti
ai tugliesi accorsi all’evento, perché ritiene Tuglie un paese attento alla
sua storia e alle sue radici nel quale gli piacerebbe persino abitare. Il
momento più emozionante della serata però è rappresentato senza dubbio
dall’intervento a sorpresa della nipote di Don Toto Pastore, Annachiara,
figlia di Francesco; nel suo discorso ha voluto ringraziare il nonno per
quanto ha fatto e continua a fare per la famiglia, indicandolo poi come un
esempio da seguire non solo per lei ma per tutta la nuova generazione.
Nella serata è stato presentato anche il nascente Comitato Pro Piazza
Garibaldi che per tutto il 2012 si occuperà di ideare e organizzare
molteplici manifestazioni per ridar vita alla piazza; le manifestazioni
tuttavia rappresentano un punto di partenza perché oltre a dar lustro alla
piazza, si punta a sensibilizzare il paese sull’utilizzo della stessa che al
momento risulta alquanto indisciplinato. Alcune manifestazioni sono già al
vaglio del comitato e presto verranno rese pubbliche, cercando di
coinvolgere tutti i tugliesi, dai giovani agli anziani, cercando di non
penalizzare nessuno, semplice cittadino o commerciante che sia.
Luigi Mighali
Comitato Pro Piazza Garibaldi
Nino De Santis (1900-2003) morto pochi anni
fa a 102 anni.
Ieri e .....domani, il passato ed il futuro.
Per ingrandire
le miniature cliccare una volta, ricliccare per
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Il libro "Tuglie, la sua piazza nel
centenario" può essere
scaricato in formato PDF
cliccando qui ed in formato ZIP cliccando qui
1912 – 2012 -
SONO PASSATI CENTO ANNI DALL’INAUGURAZIONE
DEI LAVORI
DI SISTEMAZIONE DELLA PIAZZA.
Ricerca a cura di Lucio Causo pubblicata nel 2004 sulle vicende intercorse
cento anni fa per la sistemazione della Piazza
Garibaldi.
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Tuglie...per raccontar paese...
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