Tuglie...per raccontar paese...Museo della Civiltà Contadina
MUSEO DELLA CIVILTA' CONTADINA
Nel
1982 l'ala dei servizi del seicentesco Palazzo Ducale di Tuglie,
dimora della nobile famiglia dei Duchi Venturi, fu riconvertita in
"Museo della Civiltà Contadina del Salento" con l'intento di
restituire alla memoria vita e cultura dei nostri progenitori. Molti
sono i pezzi di antiquariato custoditi nel museo, ma ancora più
preziosi sono i semplicissimi strumenti del lavoro duro e umile
della nostra gente nei campi e per i campi.
MUSEO
Il caratteristico colore rosso pompeiano della facciata è una prima
immediata testimonianza del mondo nel quale ci si accinge ad
entrare; un mondo, quello contadino, fatto di lavoro, speranze,
sacrifici che qui hanno il colore rosso del mosto e della terra.
FRANTOIO
Originariamente adibita a frantoio, questa sala venne usata
successivamente come stalla e poi come legnaia. Oggi funge da sala
d'ingresso ed è adibita ad accogliere gli ospiti che si accingono a visitare il museo.
PALMENTO Palmentum et trapetum erano gli antichi opifici in cui si
trasformavano rispettivamente l'uva in vino e le ulive in olio. Nel
palmento del Palazzo Ducale è conservata l'attrezzatura originale,
compresa la vasca in pietra per la fermentazione, la caditoia
dell'uva ed un torchio del '700.
CANTINA
Quella che oggi sembra essere una poco convenzionale sala congressi
era in realtà una cantina, usata per conservare fresco il vino che
in questo locale era contenuto in mastodontiche botti di rovere.
DISPENSA
E' un piccolo locale annesso alla cucina, usato come magazzino
vivande. Ora custodisce gli attrezzi di lavoro del falegname, del
bottaio, del fabbro, del carpentiere e del maniscalco, mestieri
strettamente legati al mondo contadino. Attrezzi costruiti dagli
stessi artigiani, servivano sia per le riparazioni sia per costruire
carri, botti e ruote. Ci sono enormi pialle per levigare il legno,
ingegnose livelle per le botti e gli utilissimi cani necessari per
la costruzione delle ruote dei traìni.
CUCINA
Questa stanza è molto più del classico ambiente riservato e
attrezzato per la preparazione e la cottura dei cibi; insieme a
numerosi piatti di argilla, macina-carne e passa-pomodori disposti
intorno ad una monumentale cucina in ghisa, troviamo oggetti
particolarissimi come un setaccio del '700 in pelle di cane
bucherellata in modo da riprodurre una figura d'animale. Nella
vecchia madia sono ancora riposte le fische per confezionare la
ricotta, e sul tavolo, al centro della stanza, fa bella mostra un
originale prototipo delle moderne macchine per fare la pasta. E poi
innumerevoli contenitori, strattiere per pomodori, tosta-caffè ...
costituiscono il ricco corredo di questa antica cucina.
STANZA DEL CONTADINO
In questo locale si conservano esclusivamente gli attrezzi che hanno
accompagnato il lavoro nei campi dei nostri furesi. Pompe e filtri
per l'olio, roncule da pota, iniettori di solfuro e gli
indispensabili crocci, necessari per recuperare il secchio caduto
nel pozzo. E poi gli imbuti, stangati da travaso, stompaturi per
pigiare l'uva, una statera del' 700 necessaria per pesare i tini al
momento della vendemmia, un pesabotti e le antiche unità di misura
per solidi (tumula, picciulu, stuppieddhu)e per liquidi (sarma,
staru, varile, menza).
STANZE DOCUMENTALI
Sono racchiusi in una delle due sale documenti che riguardano la
nobile famiglia Venturi. I titoli nobiliari furono rilasciati ai
Venturi dall'Imperatrice Maria Teresa d'Austria che vi appose la sua
firma ed il sigillo reale e dall'Imperatore Francesco Giuseppe. Tra
giubbe e divise militari, queste stanze sono stati raccolti i
semplici giochi con cui si divertivano i bambini: fiti,
tremule, curri, carroarmato e trappole per i pettirossi; ma anche la
collezione delle monete circolate nel Salento dalla Magna Grecia ai
giorni nostri. Innumerevoli sono i curiosi reperti che si possono
scoprire in queste stanze.
CAMERA DA LETTO
Ciò che cattura immediatamente l'attenzione entrando in questa
antica camera, sono gli strumenti necessari per la tessitura; oltre
ad un telaio del 700 ci si trovano macinula,
fusu e fusifierru per
tessere e filare. Per contenere il corredo matrimoniale si usava un
grosso cascione che, in mancanza d'altro, serviva anche come bara.
LAVANDERIA
Una o al massimo due volte a settimana veniva fatto il bucato: le
donne di casa in quei giorni preparavano cofanu, limbu e cenneraturu
per contenere bucato e liscivia. Il sapone veniva fatto
artigianalmente ed alcuni pezzi che sono sopravvissuti all'usura del
tempo lo testimoniano. Una serie di stricaturi per il lavaggio degli
indumenti fa intuire quanto duro fosse stricare i panni e le irsute
maglie di lana.
CAPPELLA
Piccola e confortevole nella quale ci si riuniva per celebrare la
Messa, per recitare il Rosario o semplicemente per sostare in
ginocchio in preghiera.
AGRITURISMO
La caratteristica che rende sorprendente e suggestivo il Palazzo
Ducale di Tuglie, che pur essendo incastonato in pieno centro
storico, tra un dedalo di vicoli, stradine tortuose e corti, a
dominare la piazza principale del paese, è l'immediata campagna.
Dispone infatti di oltre 20.000 mq. di spazi verdi, nei quali si
possono visitare:
VERZIERE
Osservandolo si capisce perché veniva chiamato giardino delle
delizie; qui i nobili passeggiavano e oziavano all'ombra odorosa
degli agrumi tra viali a colonnato, pergolati, aiuole fiorite e
canapè in pietra.
BIOPARCO
Ci vivono molti animali domestici e da cortile: i visitatori più
giovani possono imparare a conoscerli, a capire il loro modo di
comunicare con l'uomo, ma anche a giocarci e... perché no, a fare
una foto ricordo a dorso di un asinello o di un pony. Qui si
allevano pure gli insetti utili: bachi da seta, api, lumache e
coccinelle.
INSEDIAMENTO RUPESTRE
Costituito da una serie di grotte scavate nella roccia, abitate
dall'uomo nel medio-evo e forse anche nella preistoria. Sul posto
sono state rinvenute delle monete del periodo Basiliano precedenti
l'anno 1000.
Clicca qui per visualizzare le monete
MACCHIA MEDITERRANEA
Su un ampio appezzamento a terrazze sostenute da antichi muri a
secco artifici di pietra che connotano e rendono attraente il
passaggio rurale salentino - si possono osservare esemplari
ultrasecolari di pini, lecci, vallonee, le essenze spontanee della
macchia mediterranea e le piante che si coltivavano un tempo nel
Salento: tintorie, tessili, officinali, aromatiche.
BELVEDERE DEL PALAZZO DUCALE
Dal balcone naturale delle ultime propaggini della Murgia Salentina,
una amena vista della piana di Gallipoli e del Golfo di Taranto.
ATTIVITA'
GIORNATE VERDI PER LA SCUOLA
Proposta di didattica pratica sul territorio: annualmente il museo
ha ospitato oltre 3.000 studenti in gita d'istruzione.
Questa attività è molto apprezzata come elemento integrante della
scuola e per la socializzazione dei ragazzi.
Il museo collabora inoltre con diverse scuole ed istituti
all'organizzazione della "Settimana della cultura scientifica e
tecnologica".
CUCINA SALENTINA
Nella cantina del Palazzo Ducale, capace di 120 posti a sedere,
trionfano odori e sapori della cucina contadina del Salento,
esaltati dall'utilizzo di prodotti biologici.
TURISMO ORGANIZZATO E CONGRESSUALE
II Museo con i beni culturali ed ambientali - anche i meno
conosciuti - del territorio circostante, è una tappa obbligata per
chi fugge dall'affollamento delle spiagge alla moda e cerca la
serena atmosfera di un paesino agricolo e contadino dell'interno.
Pertanto è divenuto punto di riferimento per il turismo organizzato
della terza età, per l'associazionismo sportivo e culturale e per
chi percorre le strade dei vini a DOC del Salento e del pregiato
olio d'oliva di Terra d'Otranto.
Il Museo ospita anche mostre, congressi, convegni, meetings, stages,
gemellaggi scolastici e cerimonie varie.
PROGETTO "PENELOPE"
Utilizzo di lana, seta, cotone, lino, canapa e piante tintorie per
la realizzazione di manufatti artigianali.
PROGETTO "MORALBA"
Coltivazione del gelso bianco e riproduzione di secolari razze
locali per baco da seta, marmellate e coloranti (in collaborazione
con A.R.S.S.A. - Mirto Crosia -Calabria).
Le tradizioni della nostra terra hanno trovato in questo museo una
specie di sacrario, perché si è voluto ricostruire nel modo
migliore possibile ambienti, oggetti e lavorazioni.
Vogliamo sperare
nel sostegno di tanta gente affinché si alimenti l'entusiasmo nel
custodire il patrimonio di tutta l'arte, la cultura e la Civiltà
Contadina del Salento.
TOUR FOTOGRAFICO
TUGLIE - PALAZZO DUCALE
Ingresso gratuito
Il museo è aperto tutto l'anno
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