Appartenere all'Azione cattolica fin da bambina per me è stato molto
positivo, la formazione avuta negli anni della gioventù è stata per me
fondamentale per le scelte nella vita.
Eravamo alla fine delia guerra, era tutto in alto mare, non c'era nessun
programma scolastico a Taglie, non c'erano neppure le scuole superiori e per
poterle frequentare dovevamo andare a Lecce, ma i mezzi non erano adeguati.
La Provvidenza volle che in paese arrivarono da Roma due signorine.
Le chiamavano "signorine De Marco ". erano laureate all'Università
Cattolica, avevano una bella formazione e per parecchi anni erano state in
Vaticano, ma per motivi che ignoro erano state costrette a tornare a Tuglie.
Incominciarono subito a coltivare tra noi adolescenti l'Azione cattolica.
Per noi è stata come una nuova primavera e per la nostra comunità fu una
bellissima cosa, poiché eravamo reduci da una guerra che ci aveva ridotti
quasi in miseria.
Le signorine De Marco erano riuscite a farsi stimare da tutto il paese,
perché erano gentili con tutti.
Abitavano in piazza in una grande casa con il giardino, che poi divenne il
nostro oratorio, d'accordo col parroco dì allora, un giovane sacerdote con
idee molto innovative.
Decisero di formare noi ragazze e ragazzi, cominciando dalle piccolissime,
aspiranti e beniamine....
Per noi figli della guerra che nelle nostre case non avevamo neanche il
necessario, frequentare, quella casa, quel giardino, che sembrava il
giardino dell’Eden pieno dì frutta e fiori, era una grande gioia.
Le signorine però erano molto severe nell'insegnarci le direttive dettate
dall'azione cattolica.
Le giovanissime dovevano occuparsi delle più piccole e insegnare loro il
catechismo, le più grandi dovevano preparare i canti, occuparsi della
pulizìa della chiesa, preparare l'altare con i fiori raccolti dal giardino
De Marco.
Tutti dovevano partecipare alle adunanze, agli esercizi spirituali per una
formazione profonda.
Facevamo anche delle belle passeggiate con merenda al mare o sulla collina
di Montegrappa, oppure in aperta campagna.
Tutto era bello, specialmente in primavera quando la Puglia è in fiore.
Come me, tutti ì ragazzi e le ragazze di allora ricorderanno quel bel
periodo della nostra gioventù.
Quelle care, persone che ci hanno aiutato a cambiare in bello la nostra
vita.
Certamente il loro ricordo si è depositato per sempre nei nostri cuori.
Comunque sono contenta per tutto quello che l’Azione cattolica di allora ci
ha dato.
Ho cercato di trasmettere i doni che ho ricevuto.
Nella comunità in cui vivo da oltre 60 anni impegnandomi in diverse
iniziative sìa parrocchiali che caritative.
Purtroppo ora, col passare degli anni sono arrivata quasi al limite delle
mìe forze fisiche ed intellettuali.
Cerco ancora di fare, sia per la mia famiglia che per le persone che
incontro offrendo il mio saluto affettuoso coti un dolce sorriso.
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Tuglie...per raccontar paese...
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