Aragona
La
denominazione risale ai primi del '700 e deriva dagli antichi
proprietari della omonima Masseria. Questa nel 1749 era posseduta da
Don Giuseppe Antonio Aragona, un nobile di Gallipoli. Nel 1600 la
masseria era di proprietà della famiglia Coppola di Gallipoli.
L'edificio è uno dei più antichi esistenti nel Comune di Tuglie.
Montegrappa
Sorse nel 1938 fu volontà del dr. Cesare Vergine (Sindaco di Tuglie
dal 1951 al 1969), il quale per sciogliere un voto fatto alla
Madonna del Grappa durante la prima Guerra Mondiale, raccolse
intorno a se i propri commilitoni, le vedove di guerra e le madri
dei valorosi Caduti tugliesi, per costruire sulla sommità della
Collina una piccola Chiesa in onore della Madonna del Grappa, la
grande Mutilata della Guerra. L'iniziativa fu davvero geniale perchè
in quella zona oggi sorgono villette residenziali, strade e parchi
nel verde della macchia mediterranea.
Longa
Costituiva, in passato, l'attuale Via Dannunzio che s'incrociava con
Via S.Antonio e saliva verso gli insediamenti rupestri denominati
"le Grotte". Attualmente la contrada "Longa", rappresenta la zona di
case comprese tra Via C. Battisti (ex Via De Matteis) e Via Genova,
nella parte nord-est della linea ferroviaria.
Piazza
Comprende l'attuale Piazza Garibaldi (Chiesa Matrice, Palazzo
Ducale, ecc.) con tutti i rioni e le corti del centro storico che
con essa confinano (Largo Venturi, lu Lavitu, San Giuseppe, Santa
Lucia, la Croce, ecc.). rappresenta il nucleo primario dell'antica
Tuglie oggi cuore del paese.
Termiti
La denominazione risale alla seconda metà dell'800. La contrada
Termiti apparteneva in gran parte al Barone Venturi. il toponimo
greco significa in gran parte "Confine di Feudo", zona di confine.
Il fitonimo latino vuol dite "olivastro", forse per le piante di
olivo esistenti all'epoca nella zona.
Mazzuchi
Fino agli anni cinquanta era un grande latifondo, di cui era
proprietario Don Nicola Fedele di Gallipoli. Dal secolo quindicesimo
questa vasta zona apparteneva alla famiglia Mazzuchi, nella persona
di Nicola e dei suoi discendenti dimoranti in Gallipoli, da qui la
denominazione della contrada. Fino alla fine degli anni cinquanta
esisteva solo la casa padronale in fondo ad un lungo viale
costeggiato da pini. A partire da tale data tutta la zona viene
lottizzata ed urbanizzata. Oggi rappresenta la testimonianza
tangibile del boom economico degli anni dell'emigrazione dei
Tugliesi in Svizzera.
Per gentile concessione del Circolo Cittadino
"Maurizio Stamerra"
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Tuglie...per raccontar paese...
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