Una storia da raccontare
Lettera aperta alla comunità di Tuglie
Giovedì
14 novembre 2011 nella sala del Museo della Civiltà Contadina si è svolta la
presentazione del mio libro "Una storia da raccontare. La comunità di Tuglie
(e quelle salentine) attraverso le monete tra il VI e il XV secolo”.
Relatori della serata sono stati il Prof. Luigi Scorrano e il Prof. Enzo
Pagliara. Ospiti della serata Archeologo Dott. Cristiano Donato Villani e il
Dott. Pietro Paolo Testa, Segretario per la Regione Puglia N.I.A.
(Numismatici Italiani Associati), Rappresentante N.I.P. (Numismatici
Italiani Professionisti) e Perito Numismatico del Tribunale di Taranto
(Sigillo professionale 189). Tra le tante persone anche il Sindaco Prof.
Daniele Ria e la giunta comunale.
Nel bel mezzo della serata e dopo gli interventi dei relatori e degli
ospiti, ho spiegato che a differenza delle fonti storiche, che in alcuni
casi possono essere errate, false o attendibili, le monete sono dei reperti
storiografici perfettamente databili da noi, numismatici. Le monete vengono
coniate per legge o decreto di un’autorità emittente (re, imperatore o
stato) per celebrare o commemorare precisi eventi storici sia di natura
bellica, di pace, di cultura o religiosa. Attraverso esse ho voluto
raccontare, da “un’angolatura diversa”, la Nostra Storia, la storia della
comunità Tugliese. Nonstante il tempo poco a disposizione, durante la
manifestazione ho cercato di ripercorrere la mia ricerca e i miei studi
attraverso le monete.
Le problematiche che ho potuto riscontrare in questi otto anni di ricerche
sono state tantissime. Ma cominciamo dall’inizio. I primi problemi sono
iniziati proprio dalla ricerca sul campo. Mi spiego meglio. In alcuni
terreni ho potuto girare con il proprietario o in mancanza dello stesso, con
il suo permesso. In altri casi (magari vicino ad un ritrovamento) mi è stato
vietato o mi è stato impossibile contattare i proprietari o gli eredi (
proprietario morto o non residente a Tuglie); in altri casi, lo stato brado,
selvaggio o inquinato, ha impedito la mia ricerca. Altri impedimenti sono
stati il terreno o i terreni contesi da più eredi in conflitto, le persone
che non volevano estranei o scavi nelle proprie terre o semplicemente le
persone che maldigerivano la mia presenza.
Nonostante tutto la molla che ha fatto scattare questo studio è stata nel
momento in cui una mattina, durante la mia ricerca “è venuta fuori” una
piccolissima moneta in argento con dei segni strani. Lì per lì non ci ho
fatto caso e per un po’ di tempo non gli ho prestato l’attenzione che si
meritava. Quando poi, mia moglie ( laureata in arabo) al centro della moneta
ha letto il nome di Maometto II, questa avventura è cominciata.
Inizialmente il mio progetto era quello di presentare uno studio sul periodo
della presa di Otranto e sulle devastazioni ottomane nel Salento e nel
Casale Tulli, ma poi col passar del tempo e man mano che le ricerche e i
ritrovamenti continuavano negli anni, le monete hanno iniziato a completare
un certo
quadro cronologico, dando un confronto diretto con i documenti ufficiali
conservati negli archivi storici e con gli studi fatti o modificati negli
anni dagli storici locali. Arrivato ad un certo punto, ho accorpato tutti i
documenti ufficiali e gli studi e confrontandoli con le monete (che sono
storiograficamente i reperti contemporanei alle varie vicende e ai vari
regnanti nelle varie epoche in mancanza di quelli scritti) sono emersi
alcuni errori storici, ma anche novità, sorprese, verità nascoste, insomma
un bel pò di casino. Così ho deciso di raccontarvele un po’ dal punto di
vista storico-numismatico e un po’ alla mia maniera.
Il Casale Tulli inizia a riessere abitato da presenze anacorete dopo le
guerre gotiche-bizantine (535/553). Fino al regno di Basilio I (867/886) non
si hanno grandi svolte, ma solo una lenta crescita della comunità.
Dall’avvento di Basilio I e contemporaneamente alla seconda colonizzazione
greca fino al regno di Costantino VII (913/959), Tuglie inizia la sua
crescita demografica, sociale, religiosa e culturale fino al periodo di
Basilio II ( 976/1025). In questi cinquanta anni di regno, nel Salento lo
splendore di Bisanzio ha il suo fulgore. Successivamente, con la caduta
dell’Impero Bizantino nell’Italia Meridionale, avvenuto il 10 aprile 1071,
nel nostro Casale non si avvertono i mutamenti o le varie contese con i
Longobardi come accadeva per il Nord Salento. E’ nel periodo normanno/svevo
che il Casale Tulli conosce prosperità e ricchezza (come testimonia il
ritrovamento di due Tarì spezzati ). Da studi approfonditi che ho potuto
eseguire sui decreti di allora, sulle monete rinvenute, sul loro peso, sulla
bontà del loro metallo, in base alla circolazione monetaria e alle persone
che potevano esserci, sono arrivato alla conclusione che la comunità di
Tuglie era composta da circa 7/8 fuochi, (all’incirca una cinquantina di
persone). Questi fuochi si riducono con l’arrivo degli angioini, che
spodestano con la forza gli svevi (da un documento ufficiale, risulta che
Tuglie era fedele agli svevi), passando da un periodo di pace e prosperità
ad un periodo di violenze e di angherie. Inutile dirlo e pensarlo: il
Montedragone era un ufficiale angioino. Sotto gli angioini quando si parlava
di soldi, potere e conquiste non si poteva essere benevoli. Bisognava
usurpare, spremere e raccogliere beni e denaro. Il perchè della donazione
proprio del Casale Tulli non lo sappiamo ancora, ma speriamo un giorno di
scoprirlo. Durante il regno di Roberto d’Angiò (1309/1343) ci fu una buona
ripresa economica. Per quanto ci riguarda, il ritrovamento di tre gigliati
in argento ne confermano il fatto, visto che gli stessi nel 1373, e cioè
trent’anni dopo, rappresentavano la metà della decima che il nostro Casale
doveva versare (ducati cinque e mezzo). Un’altro fatto interessante da
sapere è che Tuglie non è stata mai abbandonata e che ha superato la crisi
del trecento e la peste bubbonica. Segue poi il periodo buio
angioino-valois-durazzesco, che con la sua instabilità politica/economica,
porta la comunità Tugliese ad un decadimento e forse ad un abbandono
temporaneo del Casale. La ripresa avviene con gli aragonesi, sopratutto con
Alfonso I d’Aragona (1442/1458) e Ferrante (1458/1494) che come ben saputo,
oltre alla rivolta dei baroni dovette fronteggiare i Turchi ottomani.
Mamma li Turchi !!! Mamma li Turchi !!! Mamma, li Turchi.....
Con il ritrovamento della prima moneta di Maometto II (1451/1481), le mie
ipotesi hanno iniziato a fare luce su notizie abbastanza vaghe riguardanti
la distruzione del Casale. Certo non immaginiamoci scene di battaglie epiche
o suggestive tipo quelle che ci fanno vedere i film americani, ma
inseguimenti, terrore e fuoco, morte e distruzione. Otto anni dopo, una
seconda moneta ottomana (sempre di Maometto II) riemerge dal territorio,
dando conferma del passaggio dei turchi nel territorio del Casale
Tulli.
Siamo a cavallo del 1500, ma questa è un’altra storia.....
Nel libro ovviamente troverete informazioni più dettagliate.
A fine serata sono state mostrate per la prima volta le monete appartenenti
all’attuale terrirorio di Tuglie, monete importanti dal punto di vista
storico, monete che hanno descritto la storia, la Nostra storia, e che sono
appartenute ai nostri avi e alla nostra comunità.
Una serata davvero meravigliosa, che mi ha ripagato delle “fatiche” di
questi anni.
Ringrazio il Sindaco Prof. Daniele Ria e la giunta comunale, il Prof. Luigi
Scorrano e il Prof. Enzo Pagliara, Archeologo Dott. Cristiano Donato
Villani, Dott. Pietro Paolo Testa, Giuseppe Bernardi per essersi messo
sempre e prontamente a mia disposizione e ad aver permesso questa serata
dentro il Museo della Civiltà Contadina, Daniele Vigna per l’impianto e i
microfoni, Giuseppe Fedele per avermi aiutato a realizzare l’espositore
delle monete e tutti i presenti e non. Spero di aver dato con questo studio
un nuovo spunto di ricerca e di storia.
Se qualcuno è interessato all’acquisto del libro mi può contattare
all’indirizzo mail sottostante o comprarlo presso le cartolibrerie Pamar e
Merenda. Colgo l’occasione per informare l’amministrazione, enti, musei,
associazioni e privati, che se c’è qualcuno interessato all’acquisto delle
monete può contattarmi privatamente o al seguente indirizzo mail:
infomicheletramacere@yahoo.it
Sono sempre disponibile a chi ne faccia richiesta per la visualizazzione e
lo studio delle monete, per confronti, critiche (spero dirette !) o per
scambiare quattro chiacchiere o un buon caffè!
* /corpo */>
Tuglie...per raccontar paese...
* sotto */>
Tutti i marchi, foto, immagini e
scritti presenti sul sito
appartengono ai legittimi proprietari.
E' severamente vietato copiarne i contenuti.
Sito ottimizzato per: