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Il Corriere-Politica
Ecco
le impressioni di una domenica, quella di ieri, che mi hanno colpito e che
vorrei trasmettere a chi mi legge. La mattina di domenica 20 gennaio 2013 era
iniziata per me presto, doccia veloce, caffè e via verso Tuglie dove mi
aspettava un gruppo folto di turisti pronti a pendere dalle mie labbra.
L’impegno lo sentivo particolarmente, perchè la visita guidata aveva come
protagonista Tuglie, il paese che tanti anni fa aveva visto i miei natali. Tutto
è filato liscio, Montegrappa, quartiere residenziale di Tuglie, il sacrario
della grande guerra, la vera storia di questa collina che sovrasta il mar Ionio
ed il golfo di Gallipoli, il monumento litico, la Madonna ed il suo santuario,
la scalinata ed una vista mozzafiato. Monteprino, il menhir ed i giardini di
delizia. Poi ancora la fontana dedicata ai lavori agricoli, le case a corte, il
palazzo baronale, la chiesa matrice ed il museo della Radio con le scarpe del
papa e altre mille curiosità. La degustazione del celebre gelato chiamato ”
Banana con Panna ” il primo gelato a stecco del mondo. Ed ancora i vini di
Mottura, l’accoglienza del sindaco Ria e del vecchio sindaco Otello Petruzzi (
sindaco di Tuglie ai tempi della mia residenza in paese ), che ringrazio per
l’omaggio personale che mi ha voluto fare donandomi un libro scritto da lui, che
ricorda il 50° anniversario della realizzazione del mosaico dedicato
all’Annunciazione, posto nell’abside della chiesa matrice di Tuglie. Ricordo che
Otello Petruzzi, era il famoso sindaco dell’opera teatrale di Fabrizio
Saccomanno ” Iancu, un paese vuol dire… ” nonchè padre di Giulio amico
dell’autore. Non poteva mancare poi il saluto ai vecchi amici incontrati in
piazza e quello del nostro presidente della provincia Antonio Gabellone, tra un
assaggio di mustacciuoli e banane con panna. Archiviata la mattinata che è stata
un bel tuffo nel passato. Dopo pranzo sono andato a Collemeto per
seguire
il dibattito ” Terra, tesoro del Salento ” con l’intervento dell’assessore
regionale all’agricoltura Stefàno che per qualche minuto ha incendiato la folla
presente nell’aula magna della scuola media tra favorevoli e contrari al
megaparco, andato via l’assessore il convegno si è spostato fuori dall’aula.
Dentro il moderatore Pino De Luca cercava di alimentare la discussione, fuori
scontri verbali su i pro ed i contro l’opera ( il mega – parco commerciale ),
che cambierà comunque i destini locali sia che si vada in una direzione che
nell’altra. Poco distante si udivano le voci festanti, i canti ed i suoni di una
festa intorno alla focara che tra mille ” spitte ” di fuoco illuminava il campo
accanto alla scuola media. Poco distante l’amico Antonio ( Tonino ) Baldari,
donava pezzi di rami ricchi di gemme come preziose reliquie del gelso secolare
di via Ugo Lisi a Galatina, fatto a pezzi per far posto al progresso… della
nuova tangenziale Sud-Ovest ed i suoi comparti edilizi. Tornando a Galatina mi
trovo invece davanti a questo ( vedi foto ), luogo che dista pochi metri
dall’ingresso della bottega artigiana di cui si parla in questo articolo:
La
qualità dell’immagine è scadente , ma lo sdegno non cambia, siamo nel cuore del
centro antico della città a 50 metri da Piazza S. Pietro in via Vittorio
Emanuele ritenuta insieme a via Umberto I le strade salotto del nostro centro
storico….. ora osate immaginare cosa c’è nelle altre strade del borgo antico. Se
è questo che stiamo cercando, inutile fare chiacchiere sul futuro, sulla civiltà
dell’uomo e la sua sensibilità in tema di ambiente, che rappresenta volenti o
nolenti la nostra immagine per chi viene a trovarci. Chi desidera venire a
vedere le nostre bellezze storiche, architettoniche e paesaggistiche, pensate
che venga a vedere il Salento delle strade ad otto corsie, dei scintillanti mega
parchi commerciali oppure a godersi i nostri alberi secolari ?
