Dai
primi giorni di giugno percorrendo, nel primo pomeriggio, le
contorte stradine del centro storico oppure le antiche corti, si
possono incontrare gruppi di signore che, dinanzi ad un piccolo
alterino allestito con un immagine o una piccola statua di Gesù,
recitano il Santo Rosario ed antiche preghiere come “Core te Gesù
meu bedegnu, de pregarti nu’ su’ degnu, te lu statu ca me viti me
consuli e me pruvidi”.
A supportare ancor di più questa intensa devozione a Tuglie, è
l’Arciconfraternita della Guardia d’Onore al Sacro Cuore di Gesù
che, dotata di proprio statuto, zela il culto al Sacro Cuore
soprattutto nel primo venerdì del mese ed in tutto il mese di
giugno.
La festa esterna del Cuore di Gesù, che a Tuglie coincide con
l’ultima domenica di giugno, è tanto attesa dai tugliesi ma anche
dalla gente dei paesi vicini e dai tanti turisti, che in questo
periodo, affollano il Salento.
L’attesa è tutta rivolta al “Carro del Cuore di Gesù” : la
particolarità di questa festa, infatti, è il suntuoso ed artistico
carro allestito da un nutrito gruppo di devoti e volontari sul quale
viene collocato la maestosa statua per la solenne processione,
circondata di composizioni artistiche floreali.
Ad anni alterni viene utilizzata la “cupola”, un baldacchino ligneo
bianco con decori in oro costruito negli Anni Trenta appositamente
per la statua.
L’ultima domenica di giugno, alle ore 20, subito dopo la solenne
celebrazione eucaristica, dalla Chiesa Matrice si snoda la grande e
partecipata processione in attesa dell’arrivo trionfale “te lu carru”
da una strada laterale, spinto da numerosi devoti.
L’ ingresso in Piazza Garibaldi è scandito dal caloroso applauso dei
fedeli, dalle melodie del gruppo bandistico, dallo sparo dei fuochi
pirotecnici, mentre dai balconi vengono lanciati i tradizionali
bigliettini votivi colorati.
La processione gira per tutto il paese addobbato a festa. Arrivato
in via Nino Bixio, per devozione delle signore che la popolano, “lu
carru” è accolto dallo sparo di una ricca bengalata pirotecnica e
dal lancio di migliaia di petali di fiori colorati, mentre la statua
del Cuore di Gesù è adornata da una lunga corona di gelsomini
profumati preparata con cura e devozione. Conclude questo antico
rito tugliese, la benedizione finale in Piazza Garibaldi impartita
dal parroco Don Emanuele Pasanisi.
(articolo di Gianpiero Pisanello
tratto da quiSalento – giugno 2008) |
|