Tuglie...per raccontar paese...
 
Tuglie...per raccontar paese...


Almanacco

Giovedi` 21 Novembre 2024
Oggi si festeggiano:
S. Alberto vesc.
S.Gelasio I papa
S.Mauro vesc.


A chi oggi festeggia
onomastico o compleanno
ed è nato sotto questo segno:
Auguri!

Proverbio del giorno
Marito innamorato si fà anche il bucato

Home

Calendario 2013
Festa Patronale 2011
Festa Patronale 2012
Festa Patronale 2014
Manifestazioni & Eventi

Televideo RAI


TUGLIE
Borgo della Civiltà Contadina del Salento
I frantoi ipogei
Museo civiltà contadina
FSE al Palazzo Ducale

L'informazione oggi
Il Corriere-Politica
Il Corriere-Cronache
Repubblica-Politica
Il Foglio
Repubblica-Prima pagina
Panorama
Il Fatto Quotidiano
Il sole 24 ore
Giornalettismo.com
AffarItaliani.it
Corriere salentino
Lecce Prima on line
Il paese nuovo on line
PiazzaSalento on line
Il Quotidiano di Puglia
Gazzetta Mezzogiorno
Il Giornale
Libero
La Stampa
La Gazzetta dello Sport
La Gazzetta Calcio
Notizie di Borsa
ANSA-Top news
ADN-KRONOS Politica
AGI Cronaca
AGI Politica

Andiamo al cinema?
I films in provincia
A Casarano
A Gallipoli
A Taviano
A Collepasso
A Nardò
A Surbo
A Lecce
Guarda tutti i trailer

Il paese della Calandra
di Raimondo Rodia
Le dolci Serre Salentine
Tradizioni dell'Immacolata
Shakespeare
NO VENISTI A TENPO
Il mercato in piazza
La grotta dei cervi
I dolci di Natale
I gelati e la pasticceria..
18 aprile 1948
Mesciu Saulle
Michele Cuppone
Il Salento che vorrei
La notte di S. Giovanni
Il bosco delle fate
Don Camillo e Peppone
Le serre salentine
Le serenate pasquali
Le mute terre...
Un nido d'amore...
Loriana Notaro
Villa Luisa
Il Museo della Radio...
Si faceva il "Bucato"
Le Tavole di San Giuseppe
Le banane.....di Tuglie
La focareddrha
Tuglie... e il suo gioiello
Una domenica...
Uno Sport solo per Donne, il Mamanet
Il mistero dei Cavalieri
Lupi Mannari

Il Cinema un sogno ad occhi aperti

Altrevoci
A Gigi
Il presepe del zio Toto
A mio padre
Ricordo di zia Luigia
Gli Americani a Tuglie
Un Garibaldino a Tuglie
La mia Azione Cattolica
Riflessioni
In ricordo di mio fratello
I ricordi di una bambina
Una vendemmia particolare
25 Aprile 1945
Quel Natale degli anni '50
I Docili
Appello Chiesa S.Girolamo
Il viaggio dell'eroe
L'orco e la bambina
Mario Donadei
Giuseppe Merenda
Sara Nocera-Il poeta dei....
Sara Nocera-Un labirinto..
Sara Nocera-La lampada..
Giuliana Coppola-A Silvio..
Lucio Causo-Poesie
La favola di .....Luna
Troppo rumore fa....
Tullio Sponziello

Salvatore Malorgio
L'artista...le opere
A mio padre

Tuglie
Un nuovo Teatro a Tuglie
Ritrattino di Tuglie
Tuglie vista dal satellite
Panorama a 180°
Il nome "TUGLIE"
I rioni
Gli ulivi di Tuglie
Tuglie e l'Unità d'Italia
Antonio Palumbo
In ricordo di Antonio Palumbo
Un nome....una contrada
Montegrappa
Alpini a Tuglie
I Tugliesi del 2000
Tuglie nei libri
Il restauro del Calvario
Restauro facciata Chiesa
Il Giardinetto Aragona
Gemellaggio Villaverla
Cippo agli Alpini
Tuglie che cambia
La donna del monumento
Laboratorio ecomuseale
I 100 anni della Piazza
I 50 anni del Mosaico
Una storia da raccontare

Cenni storici
Le origini
La storia
Le chiese
Palazzi-Monumenti
Il Calvario

Lucio Causo: Ricerche
Reazioni filoborboniche...
Vigilanza polizia borbonica
La crisi economica del 900
Ampliamento territorio
Congregazione di carità
La famiglia Venturi
La stazione ferroviaria
Tuglie Borbonica del 1827
Causa Tuglie-Minervino
Profilo di Lucio Causo
Un secolo di Ferrovia
Il culto dell'Annunziata
La"Sagra" di Vittorio Locchi
La Madonna del Grappa
Cesare Vergine (Diario)
CasermaCarabinieri Tuglie
Luigi Venuti
Festa del Giovedì Santo
Piazza Garibaldi
Dr. Cesare Vergine
La Madonna Pozzo

G. Pisanello: Tradizioni
L'angolo di Giampiero
Riti & Feste (Video)
Venerdì Santo
Le Caremme
Sant'Antonio
San Giuseppe
La Candelora
Madonna del Carmine
Madonna del Grappa
Sacro Cuore di Gesù
La festa patronale
La Matonna te la Nunziata

Tuglie...per raccontar paese...
SALVATORE MALORGIO:
DALLA RAPPRESENTAZIONE QUOTIDIANA ALL’OPERA UNIVERSALE
Uno degli ingredienti essenziali dell’espressione artistica risiede precisamente nella magia carismatica di trasformare le scene ordinarie di un mondo modesto, comune, abitudinario, in una visione universale, unica, che prescinde dal tempo. Le prime esperienze pittoriche di Malorgio mostrano vedute tipicamente rurali, frutto di uno studio attento del paesaggio in tutte le stagioni e in tutti i suoi aspetti, visto con l'occhio dell'artista, quasi un canto orfico che si leva spontaneo in onore alla natura. Sempre in questa prima epoca nascono anche i dipinti che non sono mere raffigurazioni della fisionomia, ma manifestazioni dell'interiorità e del carattere, studi psicologici definiti dalla vivacità degli sguardi e dell'espressione. La forza d’ispirazione del Maestro Malorgio risiede proprio in questa funzione minima ma imprescindibile, inimitabile della sua tecnica pittorica. La prima volta che ci si avvicina alla sua opera, si rimane colpiti, perché si scopre la varietà e l’originalità della forza di suggestione dei suoi quadri. L’artista sa ritrovare mediante una scena intima, un paesaggio silvestre o un volto drammatico, il primo palpitare che mette in rapporto l’uomo con il mondo. Ogni disegno racchiude un dramma, un mistero, un enigma, perfino l’evocazione di una coscienza in pena, che soffre nella sua fragile esistenza. L’artista è rimasto affascinato da un postimpressionismo del primo Novecento, così da rendere i dati della realtà umana e paesaggistica nell’essenzialità delle forme e dei colori. Non di rado nei paesaggi si richiama anche a emozioni più profonde e creatrici. Henri Bergson accennava spesso a questo concetto suscettibile di liberare l’ispirazione dell’atto fecondo. L’emozione che ci anima a consolidare l’autonomia dell’arte, grazie ad un fascio di passioni interiori che ci stimoli a trasformare le nostre percezioni in un insieme di forme, colori, linee, prospettive, volumi costituendo la base dell’opera d’arte. Le regolari stesure cromatiche ricordano le variazioni dei grandi maestri impressionisti preludenti all’astrazione con fenomenali effetti d’insieme. Nell’evoluzione dell’opera malorgiana, la linea diventa più distesa, il colore più candido, anche più morbido, con effetti di romantica nostalgia. Dipingere, come fa Salvatore Malorgio, non è soltanto uno sfogo dell’anima, è diventato perfino una seconda natura. I contrasti cromatici inaugurano il carattere singolare dei personaggi che raggiungono la sfera della rappresentazione universale mediante la rappresentazione di un simbolismo mitico. Il pittore salentino raccoglie nei suoi dipinti gli umori delle nostre terre osservandole da lontano ma anche fissandone il loro fermentare da vicino. Nei suoi quadri autunnali le rade foglie sfarfalleggiano sotto il capriccio del vento in un movimento improvvisato degno di un ballet di Maurice Béjart. Sul quadro si cristallizza il tessuto vibrante di un respiro, di un alito, di un universo in una modulazione perpetua. Nella simbiosi dell’ingegniere e dell’artista appare una matassa di segni sotto la quale si nasconde il palpitare della vita. La pittura per Malorgio –almeno così ritengo osservando i suoi quadri— non è soltanto una semplice comunicazione dell'emozione segreta del vedere: è un immergersi negli umori della natura, un viaggio insolito, come uno studioso che analizza il lato scientifico e quello emotivo:
 
Plonger au fond du gouffre, Enfer ou Ciel, qu'importe?
Au fond de l'Inconnu pour trouver du nouveau ! (Baudelaire, Le voyage)

 Popolo-della-strada--2004--
Popolo della strada

Il Salvatore umanista, l’“honnête homme” di Montaigne, raggiunge il Malorgio, scienziato in una costante meticolosità di orefice. La scioltezza del tocco si armonizza con la consapevolezza di rendere i riflessi di una luce quasi irreale. Il pittore tugliese non esita a consegnarci quel “qualcosa in più” che definisce il capolavoro singolare, originale, vergine. L’atto del dipingere malorgiano gira la pagina del passato per orientarsi verso una prassi nuova, uno sperimento supremo, più intenso. Si avverte come la natura amica viene trasfusa sulla tela sotto la carezza del pennello di Malorgio cogliendo con immediatezza l’essenza della realtà. Le macchie cromatiche adagiate a regola di mestiere si trasformano in volumi, colori, prospettive, sfumature, luce, controluce, angoli, strutture, mosaici di forme, per diventare, in ultima istanza, creazione, comunicazione, espressione, puro lirismo di un realismo magico. Con riferimento alla testimonianza dei ritratti malorgiani, non possiamo ignorare il legato delle sue origini. La presenza del contadino in terra salentina, evocata in tante occasioni, suggerisce una chiara evidenza che Salvatore non dimentica, non sa dimenticare, non può dimenticare: le sue radici rimangono ben affondate in quei viottoli di campagna percorsi tanti anni fa in un’infanzia disinvolta. Il contadino patetico, autentico, immobile, seduto su una pietra secolare, l’uomo che rimane in silenzio per tanti giorni, con gli occhi sperduti sull’abisso della sua esistenza, il campagnolo dal volto raggrinzato, sdentato, il rustico elaborato dal Malorgio ride poco, lo sentiamo amareggiato, rassegnato sotto i colpi di un destino ingrato, di una terra poco generosa, di un ambiente aspero.
 Vite-randage---2000--olio-s
Vite randagie

Il contadino evocato tra i diversi dipinti, spossato da un lavoro dei campi, che gli divora perfino l’anima, china il capo o volge lo sguardo verso il cielo per interrogare il tempo. Per quanto riguarda alle donne del Salento, esse sono soggiogate da due mila anni di silenzio, devozione e solitudine. In questi personaggi si esprimono la nobiltà e il dolore, il dolore di lottare in vano contro l’immobilismo sociale e il peso della tradizione. In un altro contesto, alcuni dipinti quali “Popolo della strada”, “Vite randagie” o “Quando la sopravvivenza prevarica la dignità”, ci esortano a riflettere sulla sorte dei marginati, dei dimenticati, degli abbandonati, degli “Altri”, con le solite vittime di una vita disperata: i bambini.
 Quando-la-sopravvivenza-pre
Quando la sopravvivenza prevarica la dignità

Il ritratto è un componente fondamentale della produzione di Malorgio che mantiene una valenza attuale, ritagliandosi uno spazio autonomo rispetto al rinnovamento stilistico che è venuto affermandosi nel corso degli anni. Per l’artista pugliese, la miseria, la sofferenza e la privazione diventano arte luminosa, concettuale, ponte simbolico tra vita e destino. Lo sguardo acuto del maestro Malorgio si fissa su ogni particolare, ogni atteggiamento, ogni mossa, ogni battere d’occhio. L’opera pittorica si rivela anche come indiretta critica sociale, profonda riflessione morale e specchio dei nostri tempi in quest’avventura del fattore umano, della leggerezza dell’essere. La dimensione etica diventa estetica, l’arte non è la rappresentazione di un bel motivo, bensì la bella rappresentazione di un motivo. In questa tecnica del ritratto le tonalità cromatiche creano l’immensità dell’oceano negli occhi di una bambina. Il punto di partenza è sempre il riferimento ad una impressione, una sensazione e un sentimento, mutato in cromatismo grafico. Il segno malorgiano scompone ed essenzializza, operando il passaggio ad una visione più lucida della realtà dove si nota la presenza di un’assenza, funzione sine qua non dell’opera d’arte. Il colore di Malorgio non si stende per larghe campiture, è caratterizzato da pennellate e tocchi delicati che connotano l'immagine, la fissano nell’ istante eterno, ma non la definiscono in modo netto e preciso con contorni e delimitazioni, le gradazioni cromatiche vibrano sulla superficie e trasmettono la luce. Invito tutti gli amateurs di arte pittorica, innovatrice e suggestiva di motivarsi a riconsiderare l’opera integrale di Salvatore Malorgio come una sinfonia di colori, marca eloquente di un innegabile genio contemporaneo.

 
  Luigi Imperiale
Kansas City, Missouri, Gennaio 2013

 

 
Sito web: www.salvatoremalorgio.it

Per tornare su Salvatore Malorgio: l'artista, il pensiero, le opere clicca qui

Tuglie...per raccontar paese...
Asterischi
di Gerardo Fedele
Guida turistica
Presentaz. Coppola rossa
Tuglie: quali origini?
Storie di presepi
La presenza di un amico
Radiobase, etereo mito...
Toponomastica e
Unità d'Italia

Storie di paese...
La stele di Marconi

Collecta,electa,memoranda
di Enzo Pagliara
+


Storie
La storiella della Madonna
Le tajate
Vi racconto Montegrappa
I murales di Joele
Ricordando Joele
Maurizio Imperiale
Provenzano,origini
di una tradizione

Ricordando Ugo
Per Silvio
Antonio Minerba
Mescia Rita Pino
A Cristian Quartini
L'Ercole te la benzina

Cartoline di Gigi Scorrano 
A Elena per Gigi
Ricordo di Gigi
Una facciata, quasi  un ...
Un bambino ascolta il mare
La stazione
Largo Fiera, per memoria
Il mio Largo Fiera
Via XXIV Maggio
Un luogo ideale
Via Sant’Antonio
Una via fiorita
Una scoperta che
viene dall'America
Dedicato a mio nonno
Tugliesi quel giorno 
La lista dei passeggeri
La nave Republic

Museo della radio
Inaugurazione
Brochure
Visita virtuale
Frantoio ipogeo
Abbassa la tua radio

Tugliesi nel mondo
Louis Imperiale
Sylvain Tarantino
Tuglie a New York
Antonio Coluccia
Antonio Montefusco

Antonio Montefusco
Santa Caterina
Luigi Scorrano
Marco Polo
Intervista su Dante
Su Jacopone da Todi

Turismo a Tuglie
Corte dei Simonari
Tenuta La Baronessa
Residenza Mosco
Villa Rodogallo
Agriturismo Nanni
Villa Paradiso
Villa Oasi
B&B Almacanto
Villa Panorama sullo Ionio
Le corti di Tuglie
Masseria Carignani

Storia e leggenda

Profili
Livio Calò recensione
Otello Petruzzi recensione
Luigi Ruggero Cataldi
Mino Stamerra
Sinu Matinese
Davide Raia
Sabrina Manco
Adriano Imperiale
Sara Nocera
Nunzia Imperiale
Mino De Santis
Mino De Santis Caminante
Mino De Santis Muddhriche
Emily De Salve
Liana Primiceri
Silvana Mottura-Poesie
Don Nicola Tramacere
Antonio Pagliara
Cesare Vergine
Ambrogio Piccioli
Aldo Garzia
Egidio Cataldi
Giuseppe Ria
Cosimo Sponziello
Silvio Nocera
Giuseppe Solida
L'arte di Giuseppe Solida
Rosa Parata
Lu Battista
Fernando Pino
Fiore Gnoni
Mesciu ‘Ntunucciu
Al Maestro Ant. Malecore 
Salvatore Guarini

Curiosità
 La Festa dell'Annunziata
Cartapestai di casa nostra
Santi sotto campana
Antica barbieria Ingrosso
L’Annunciazione sui pizzi
La puteca te li Papaionaca
I proverbi sulle monete
L'acchiatura
Le Caremme di Tuglie 2006
Le Caremme 2007
Le Caremme 2008
Le Caremme 2009
Le Caremme 2010
Le Caremme 2011
Le Caremme 2012
Le Caremme 2013
Le Caremme 2014
Tugliesi...puricini
Piazza Garibaldi 1912
Nevicata in Piazza
Giuseppe Piccioli Pianista
L'università di Tuglie
Grecità a Parabita
Retaggi linguistici
Tuglie nei dizionari
Carnevaliamo...insieme
Puru nui taniane la rete...
Festa della  Mamma USV
Filatelia: Tuglie e Albania
Non chiamatele vecchiette
Pensieri...Festa Patronale

Culacchi
Che ore sono?
La banana della Madonna
La mezza-vendetta di Santa Barbara

L'associazionismo:
Le associazioni
La Calandra
Aurora
Gruppo Scout Tuglie
Ekagra
Gruppo Incontri
Protezione Civile C.O.R.
Associaz.Emigranti Tugliesi

Sport 
Calcio Giovanile Tuglie
Talion Volley Tuglie
Associaz. Podistica Tuglie
Gare Podistica Tuglie2008
Gare PodisticaTuglie 2009
Gare PodisticaTuglie 2010
Gare PodisticaTuglie 2011
Gare PodisticaTuglie 2012
Gare PodisticaTuglie 2013
Gare PodisticaTuglie 2014
Gare PodisticaTuglie 2015
Gare PodisticaTuglie 2016
Gare PodisticaTuglie 2017

Le raffinatezze a Tuglie
Vini Michele Calò
Liquori Villantica
Banane e Spumoni

Foto
Nella Tuglie di ieri
Cosimo Sponziello...Le foto
Non solo foto...
Siamo...obiettivi!
Tuglie...by night
Luci di Natale 2011

Firma degli ospiti
Ricerca nel sito

Il nostro indirizzo e-mail:




Diventa amico di TuglieMeteo


Visita il Salento

Tuglie...per raccontar paese...



Tutti i marchi, foto, immagini e scritti presenti sul sito appartengono ai legittimi proprietari.
E' severamente vietato copiarne i contenuti.
Sito ottimizzato per:
Explorer Firefox Opera Chrome Safari


Impostare la risoluzione a 1024x768px o sup.

Aggiungi Tuglie... per raccontar paese ai Preferiti

Sito ideato e realizzato da Felice Campa

Privacy Policy


To Top