"Licinno
Anemosio! Chi era costui?" ruminava tra sé l'anonimo parabitano,
lettore di Nuovalba seduto sul suo seggiolone, in una stanza del piano
superiore, con l'ultimo numero di Nuovalba aperto davanti, quando la moglie
Coltura entrò a portargli l'imbasciata [la notizia che Casarano voleva
dargli la cittadinanza onoraria]. "Licinno Anemosio! questo
nome mi par bene d'averlo letto o sentito; doveva essere un uomo di studio,
un letteratone del tempo antico: è un nome di quelli; ma chi diavolo era
costui?". Tanto il pover'uomo era lontano da prevedere che quell'uomo, che
sembrava essere uscito dalla foresta di Arcadia, era invece un personaggio
quasi leggendario, un "lupacchiotto nel vento" (nda, libera traduzione dal
greco antico dell'arcade nome di Licinno Anemosio) dimorante ai
margini della selva oscura del vicino Montegrappa... E dopo questo
divertissement, entriamo in argomento serio... Licinno Anemosio,
per il mondo permanentemente fantastico dell'Accademia di Arcadia allogata
presso la romana Biblioteca Angelica di Piazza Sant'Agostino 8, altri non è
che il tugliese (tugliese, proprio così!) "socio corrispondente"
Luigi Scorrano. Per l'arcade Luigi Scorrano, il 2015 si
chiuderà come un "anno dei portenti"; infatti, il 22 dicembre, ricorrenza
del suo compleanno, verrà presentato il suo latest but not last volume di
critica letteraria sull'opera di Ludovico Ariosto. Lo presenterà il giovane
accademico tugliese Antonio Montefusco, associato di Mediolatino a Ca'
Foscari. Il tributo di gratitudine da parte dei suoi più stretti amici e
colleghi verso l'intellettuale, specialista in Filologia Dantesca, era stato
già manifestato all'inizio dell'anno, esattamente ai primi di marzo, quando
nell'ampia, bellissima e fiammante sala del Teatro Comunale di Montegrappa
(Tughe), all'attenta e folta presenza di cittadini, amici ed estimatori,
venne presentato il volume: AA.VV. (a cura di G. Caramuscio),
Virtute e Canoscenza - Per le Nozze d'Oro di Luigi
Scorrano con Madonna Sapientia, Edizioni Grifo, Lecce, 2014.
Trattasi di una corposa collettanea di saggi: di Filologia Dantesca, di
Italianistica, di Storiografia e di vari altri campi della cultura
umanistica, sotto il coordinamento attento e scrupoloso del prof. Giuseppe
Caramuscio. Alla fine dell'estate, ecco un'altra onorificenza, di grande
valore simbolico, tributata a Luigi Scorrano. La Città di Casarano, nel cui
locale Istituto Tecnico Industriale "A. Meucci" egli ha insegnato per tutto
l'arco della sua carriera professionale, gli ha riconosciuto la
cittadinanza onoraria con la seguente motivazione: "In
ossequio a quanto disposto dal Consiglio Comunale, con deliberazione n. 23
del 6/7/2015, in considerazione degli alti meriti unanimemente
riconosciutigli nel campo della letteratura e per l'intensa attività
sociale, morale e umana svolta quale docente nelle nostre scuole e anche in
considerazione delle origini della famiglia di appartenenza, che affonda le
sue radici in terra di Puglia e nel nostro circondario, LA CITTA' DI
CASARANO conferisce al prof. LUIGI TOMMASO SCORRANO la CITTADINANZA ONORARIA
/ 23 Ottobre 2015 / II Sindaco Gianni Stefano". La cerimonia,
festosa, ma anche sottesa da visibile commozione del professore, si è svolta
nell'Aula Magna del Liceo Scientifico "G.C. Vanini" di Casarano. A nome
di tutta la comunità scolastica casaranese, è stata la Preside dello stesso
Liceo, Professoressa Maria Grazia Attanasi, a fare gli onori di casa. Il
tavolo delle Autorità ha visto la presenza del Presidente della Provincia di
Lecce, dottor Antonio Gabellone, del Sindaco di Tuglie (patria di Scorrano)
Signor Massimo Stamerra, del Sindaco di Casarano, dottor Gianni Stefano, del
professor Lucio Giannone, Pro-Rettore dell'Università di Lecce, del
professor Fabio D'Astore della "Società Dante Alighieri" Sezione di
Casarano, in qualità di relatore ufficiale per la presentazione del volume
Virtute e Canoscenza. Gli intermezzi musicali sono stati
affidati al Baritono Faiulo; la lettura di alcuni brani poetici è stata
curata dagli studenti dello stesso Liceo ospitante. Il momento più
emozionante è stato quello della lettura delle motivazioni, che il Sindaco
Stefano ha dato prima della consegna della pergamena. Pròsit! Amico Gigi,
in questa pagina ti esprimo tutto l'affetto dei tuoi amici, i quali, da una
vita, condividono con te la gioia di così importanti successi che, oltre a
te, rendono onore al paese, il quale, talvolta con manifestazione d'affetto,
e tal altra volta con disattenzione, ti annovera tra i suoi figli. Concludo
con alcuni versi tratti dall'arcade Pietro Trapassi, alias Pietro
Metastasio:
Di un'allegria vivace
Non v'è la più perfetta Universal ricetta Per ogni infermità,
Mette i pensieri in pace, II mal trasforma in bene,
La gioventù mantiene,
Conserva la beltà. Chi non ha il cor contento Fugga dal nostro
coro: E sola a suo talento Sospiri in libertà...
* /corpo */>
Tuglie...per raccontar paese...
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