Salvatore Malorgio è nato a Tuglie, il 20 Marzo 1948. Attualmente
vive e lavora a Busto Arsizio, in provincia di Varese, in Via
Pallanza, 19/bis.
Ha sempre avuto, fin da quando frequentava le scuole dell'obbligo,
una passione per tutto quello che concerneva il disegno artistico e
per tutto quello che poteva essere rappresentato su di un foglio di
carta. Le condizioni contingenti del momento lo spinsero a reprimere
la sua tendenza naturale per lo studio artistico, scegliendo così
per gli studi superiori una specializzazione tecnica, garanzia di
una diversa occupazione da quella cui era destinato a seguire se
fosse rimasto nel Sud, cioè il contadino, come suo padre.
A distanza di anni, nel 1970, dopo essere emigrato in Lombardia per
ragioni di lavoro ed aver subito l'impatto del nuovo ambiente con le
conseguenti difficoltà riguardanti l'inserimento nella nuova
società, ecco ritornare impellente il desiderio di rifugiarsi nella
sua naturale predisposizione: l'arte figurativa. Lavorò sodo,
passando attraverso molte esperienze di ricerca artistica, sia
perfezionandosi nel disegno in se stesso, sia sperimentando diverse
tecniche coloristiche.
Nel 1975 Salvatore Malorgio allestisce la sua prima mostra personale
e da allora ha sempre continuato, con pari entusiasmo, la sua
carriera artistica eseguendo opere con tecniche diverse, passando
dall'olio, alla tempera, all'acquerello, al pastello, alla china,
alla matita, alle tecniche miste. Alla domanda se egli può ritenersi
soddisfatto, oggi, del suo lavoro, egli risponde di si, tenendo
conto che tutto il suo operato nel campo artistico è frutto delle
sue esperienze, non avendo mai frequentato scuole d'arte.
Salvatore Malorgio é il tipico artista sperimentatore, con
straordinaria bravura, avvalendosi di numerose tecniche artistiche:
olio, tempera, china, acquerello, pastello e tecniche miste, in
ognuna delle quali trasfonde la realtà dell'uomo di ogni giorno,
l'uomo reale, l'uomo sincero, degno di questo nome, l'uomo che non
si maschera e si presenta come realmente è. Per Malorgio, l'uomo che
si maschera non ha senso, non ispira, non è degno della sua
attenzione. Un 'altra caratteristica importante di questo pittore è
il segno preciso, il particolare, il senso espressivo della luce,
l'ombra, la profondità che penetrano i personaggi rappresentati.
Malorgio è un'Artista dal grande talento che riesce a coniugare, con
eccezionale perfezione, linea, colore, forma e composizione".
Con le opere che ha creato in oltre un trentennio di feconda
attività artistica ha portato nel nord l'espressione artistica del
sud, della sua terra pugliese. Egli é autodidatta ma posso affermare
che é un artista che riesce a coniugare con eccezionale perfezione
di linea, colore, forma e composizione, degno di un vero
professionista. Si esprime e crea le sue opere senza condizionamenti
di sorta, dipinge solo se ispirato intimamente, e nella libertà di
espressione, l'artista si sente intimamente appagato riuscendo a
dare forma e colore alle sue creazioni.
M.T. Di Casola
«...i soggetti prediletti e i
colori vivi, fanno della pittura di Malorgio un vero e proprio canto
della natura ed alla vita, canto popolare a voce spiegata; come si
conviene ad una forma artistica, nata da una costante applicazione
autodidattica, che dell'arte rammenta in ogni momento lo scopo
fondamentale e primario di abbellire ed allietare l'esistenza».
Carlo Torretta
Salvatore Malorgio ha la
vocazione del pittore. Per questo non ha mai trascurato la pittura
affiancandola alla sua quotidiana attività. È curioso, dinamico,
insofferente, sognatore. Ama la sua terra di Puglia e su di essa
lascia vagare i suoi pensieri, afferrandone gli scorci col pennello
e col cuore, percorrendo la difficile strada della vita, correndo
incontro ad una realtà sempre più grande, sempre più personale. La
natura allora è vissuta e la gente, la sua gente, è animata dalla
sua stessa passione; il paesaggio è l'innocenza della vita e il
tramonto non è la fine, e i personaggi gli lasciano nel cuore pacate
nostalgie ed egli ne scruta gli umori, le ansie, le gioie e le paure
in un racconto che ha il sapore, l'accento di una dolce favola
paesana. Salvatore Malorgio dialoga tra il verde, con i tramonti
infuocati, con le albe e i bagliori notturni, con i paesaggi marini
o lacustri, con le barche e i canneti: è un parlare semplice, che
gli appartiene in ogni sfumatura, meraviglioso perché tale è la
natura al chiarore mattutino, nel preludio della sera o nella notte
fonda. Meraviglioso soprattutto quando dialoga col mendicante o con
gli zingari, con la fanciulla o col pescatore o col vecchio
contadino del Salento diventando oltre che pittore articolista e
scrittore.
Tutto dipende dagli stati d'animo del momento e la sua gestualità si
fa neorealistica, la sua vivace tavolozza ricava impasti cromatici
densi e armoniosi che rinviano, fuori del tempo, ad un'antica,
agreste solitudine.
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Tuglie...per raccontar paese...
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