Il senso del del Natale 2022: Accogliere Gesù che viene a rinnovarci
Ciao carissimi amici e amiche mie, fino a quando posso occuparmi di pittura
cerco sempre di esprimermi al meglio delle mie capacità pittoriche e quando
avvicina Natale, l’impegno creare un’opera a tema, così come da molti anni
ormai, va di pari passo con quello di scrivere qualcosa che suoni come un
messaggio augurale. Anche quest’anno mi sono cimentato con la realizzazione
di un’opera a tema natalizio. Il risultato lo potete osservare di seguito;
spero che sia di vostro gradimento e che vi susciti una qualche emozione.
Per quanto riguarda l’opera vi rimando a fondo pagina con un breve sunto
descrittivo della stessa.
In questo nostro tempo di guerre e miserie, apprensioni quotidiane e
costanti incertezze, con questa nostra società che in larghissima parte ha
abiurato Dio Creatore e ha perso la fede in Gesù Cristo, dove tutto è
incerto ed effimero, con la consapevolezza del costante pericolo di
un’apocalisse nucleare e la fine della creazione, la festa del Natale resta
una piccola-grande consolazione per quelli che ancora, nonostante tutto,
sentono scaldarsi il cuore al solo pensiero che Gesù viene a vivere in mezzo
a noi. Anche quest’anno per grazia di Dio siamo giunti a festeggiare il
Natale cristiano come si conviene a noi credenti che abbiamo ereditato il
sapere e la fede dei nostri avi. Gesù Bambino viene ancora come stella
luminosa a ricordarci la sua potenza e la sua santissima gloria. Lui è
sempre stato e sempre sarà il padrone della storia di noi umani ed è venuto
al mondo 2021 anni fa per ricordarci che noi gli apparteniamo per amore del
Padre e che Lui con la sua morte e resurrezione ci ha fatti figli di Dio ed
eredi immortali della sua stessa gloria. Questo è il nostro destino eterno e
ci arriveremo principalmente per il suo amore e la sua divina misericordia
essendo tutti peccatori e indegni di siffatta eredità.
Quest’anno vorrei solo mettere in rilievo quanto Lui sia degno di essere
amato sopra ogni cosa a dispetto dei potenti della terra che Lo osteggiano e
Lo combattono perché è di inciampo ai loro fini egemonici per “ una nuova
era “ , che non è solo una trasformazione politica ed economica ma è una
vera e propria trasformazione culturale con alla base il tentativo di
eliminare il cristianesimo con la cancellazione delle radici cristiane su
cui si è formata l’Europa e la nostra identità sostituendo il tutto con una
nuova religione ( la religione umanitaria, cioè quella dell’uomo al posto
di Dio ). Per quello che mi riguarda, dall’alto dei miei 74 anni,
consapevole che la Provvidenza benevolmente mi lascia vivere ancora questo
tempo, pur nella fatica di rendere testimonianza alla verità, mi sento in
dovere di elencare ciò che conta e ciò che non conta con la più ampia
libertà di sempre e dire quello che sento di dover di dire, affinché non si
appesantisca ancor di più la mia responsabilità per aver taciuto di
esprimere il mio pensiero e aver addomesticato la mia coscienza.
Lettera a Gesù Bambino :
E’ dunque per queste ragioni, caro Gesù, che mi sono deciso a scriverti
anche in questo Natale. Non sono per nulla contento dei nostri Natali: anzi
penso che sia una profanazione di ciò che veramente il Natale significa. Ci
sono solo segni esteriori di festa con costellazioni di luminarie che
impediscono la vista del cielo notturno e da molti anni ormai!
Il nostro è diventato un mondo senza infanzia. Siamo tutti vecchi e
storditi, siamo un mondo di vecchi. Da noi, specialmente in Italia nascono
pochi bambini, anzi pochissimi in rapporto a quelli che se ne vanno per
sempre: non ci sono più bambini che ci possano allietare. Siamo tutti
stanchi e avviliti. Le ultime prove del Covid e della guerra in Europa ci
hanno messo addosso una cappa depressiva pesantissima. Tutta l’Europa è
stanca: un mondo intero di vecchi stanchi. Il solo bambino delle nostre case
saresti tu nel presepe, Gesù , ma sei un bambino di plastica! Per i più che
non credono in Te sei solo un’idea che rimanda a un simbolo vuoto di
significato e di valore assoluto, atto solo a imbastire una festa pagana che
non ha nulla di trascendentale dato che sei stato declassato a semplice
profeta del tuo tempo.
L’occidente non attende più nessuno, e tanto meno Tu: intendo il Gesù vero,
quello che realmente anche ai nostri giorni non troverebbe un alloggio ad
accoglierlo. Perché, per te, vero Dio e vero uomo, cioè per il Cristo vero,
quello dei “Beati voi poveri e guai a voi ricchi”; quello che dice “Beati
coloro che hanno fame e sete di giustizia …..”, per te, Gesù vero, non c’è
posto nelle nostre case, nei nostri palazzi, neppure in certe chiese, anche
se le tue insegne pendono da tutte le pareti. - Mi riferisco alla chiesa
ortodossa russa che in questo tempo di conflitto è asservita al potere
politico di quella nazione - .
Di te abbiamo fatto un Cristo innocuo: muto se possibile, e lo sei, tranne
nella coscienza di ognuno, che non faccia male e non disturbi; un Cristo
appena riscaldato da una dottrina vacua, senza peso morale e spirituale; uno
che sia secondo i gusti dominanti; divenuto proprietà di tutta una borghesia
consumistica all’insegna della dottrina illuministica che proclama il nuovo
credo secondo il quale: ” Senza Dio si vive meglio ”. Vi ricordate? La
storia insegna; tutto cominciò con la rivoluzione francese ….
Un Cristo appena ornamentale che sia solo un alibi per fare festa e non un
segno di cercare oltre l’effimero, non un segno che induca a pensare che le
moltitudini anelino a credere che nonostante tutto attendiamo ancora
qualcuno che porti pace e giustizia .…
Eppure aldilà delle tante contraddizioni tu Gesù vieni ancora in questo
mondo e vieni per la tua santa volontà di venire ubbidendo alla legge
dell’amore infinito del Padre. E vieni non solo là dove fiorisce ancora
un’umanità silenziosa e desolata, dove ci sono ancora bambini che nascono in
povertà; dove non si ammazza e non si esclude nessuno pur nel poco che uno
possiede, e insieme si divide il pane. Ma vieni anche fra noi, nelle nostre
case così ingombre di cose inutili e così spiritualmente squallide. Vieni
anche nella casa del ricco, come sei entrato un giorno nella casa di Zaccheo,
che pure era un corrotto dalla ricchezza e in quella di tanti poveri come
hai fatto quando eri perennemente peregrinante a dispensare benedizioni e
miracoli di guarigione. Vieni come vita nuova e vieni per tutti quelli che
non ti respingono ma che aprono il loro cuore perché la tua mamma Maria ti
depositi nel loro alveo accogliente con tanto amore.
Sono comunque convinto che nelle nostre tribolazioni che oscurano la nostra
vita non ci abbandoni e per le nostre solitudini e tristezze hai sempre una
parola buona e ci infondi la speranza per vivere la vita in modo degno, da
figli di Dio. Vieni e resta con noi a riempire i silenzi nel nostro cuore
dove permane sempre più spesso la notte. Vieni a colmare il silenzio perché
siamo smarriti e non sappiamo più cosa dirci, vieni in solitudine perché
ognuno di noi è sempre più solo. Vieni come Figlio della pace perché il
mondo non sa più cosa sia la pace. Vieni a cercarci perché ci ami anche se
siamo lontani e smarriti, senza identità e senza meta …… A voi amici e amiche mie auguro di incontrare e conoscere Colui che è il
senso della vita di ciascuno: “il più bello fra i figli dell’uomo”, così
la Sacra Scrittura parla di Gesù. Perché è per incontrare, conoscere e amare
Lui, che siamo nati, che siamo stati voluti dalla notte dei tempi. Lui è lì,
quando ci accasciamo per il dolore, ad abbracciarci. Quando ci perdiamo
nella notte, Lui viene a cercarci e ci dice: “ non temere, sono qui Io”. E’
Lui che si carica sulle spalle i nostri fardelli…. Ed è sempre Lui, lo
stesso che la società moderna ha declassato a un semplice maestro
spirituale, quando non è stato addirittura infangato e vilipeso che : “ Per
le Sue piaghe noi siamo stati guariti”… Lui è la nostra unica salvezza!
Festeggiamo il duemila ventiduesimo compleanno di Gesù Bambino con serenità
d’animo perché a quelli che non lo hanno tradito Egli dona serenità e pace,
quella vera, quella che solo Lui può dare. Il nostro Salvatore carissimi,
sta per nascere! Rallegriamoci! Non c’è spazio per la tristezza nel giorno
in cui nasce la vita, una vita che distrugge la paura della morte e dona la
gioia delle promesse eterne. Nessuno è escluso da questa felicità!
Basta così ! Non mi resta che augurare a me stesso, alla mia famiglia e a
ognun di voi e alle vostre famiglie semplicemente : BUON NATALE
Salvatore Malorgio – Natività 2022 – olio su tela – cm. 50 x 70
Commento all’opera : Natività 2022
Carissimi amici e amiche, ecco il risultato del mio impegno, un’opera
ripetitiva ( questa è la diciottesima natività ) ma sempre diversa nella
rappresentazione e anche se gli attori sono sempre gli stessi la differenza
sta nella posa e nell’atteggiamento dentro questo evento unico nella storia
dell’umanità. Cerco sempre di effondere attraverso le posture dei
protagonisti il sentimento di amore di questa famiglia, nell’atto di
contemplare il piccolo Gesù con Maria che accenna a un velato sorriso. A
questo concorrono anche le presenze delle comparse così mansuete che a loro
insaputa concorrono a riscaldare col loro respiro quella grotta in piena
notte, presenze occasionali e testimoni di quell’evento che non ha
precedenti nella storia umana e che riempiono la scena. Ho immaginato che
oltre al bue e all’asinello ci possa essere stata anche la presenza di ovini
visto che la grotta era adibita al riparo di animali tipici per la
pastorizia che si praticava in quella regione. I due agnellini che sono
accostati esprimono al meglio il sentimento di pace e tenerezza in
quell’avvenimento ed hanno anche un valore simbolico e allegorico, tali da
essere accostati a Gesù che è l’agnello di Dio, appena diventato uomo come
noi. Come sempre ad avvalorare la visione d’insieme concorre il fattore
disegno, volumetrie e tecnica coloristica con la scelta dei colori e le
diverse intensità con cui sono stati usati. In questo genere di pittura di
arte sacra mi sono ispirato ai maestri del passato che facevano risaltare la
rappresentazione col gioco di luce che si sprigiona quando il fondo è scuro
e quasi piatto, senza profondità ma che contribuisce a esaltare al massimo
il contrasto delle figure in primo piano e dei colori. Spero che quest’opera
sia di vostro gradimento, a me è servita per stare tanti giorni per la sua
realizzazione a contatto con il divino per meglio assimilare la portata del
Natale con la presenza della sacra famiglia che spero mi accompagni sempre
con la mia famiglia a traguardi di pace e serenità.
Vi abbraccio e vi auguro ancora : Buon Natale
Un saluto e un arrivederci a una prossima opera da Salvatore Malorgio
pittore, opinionista e tugliese D.O.C.
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Tuglie...per raccontar paese...
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